Società

L’ Innominabile compra una villa e annuncia un casino’ a Lampedusa

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Parlando ai cittadini di Lampedusa, il premier Silvio Berlusconi ha annunciato di aver acquistato una villa sull’Isola (guarda foto qui sotto) e ha ripetuto lo sgradevole show di regime della monnezza a Napoli e del terremoto all’Aquila, annunciando oggi “casino’ e campi da golf” sull’Isola. Sindrome da miliardario in stile Las Vegas. Non un premier, un Bokassa dalla psiche ormai disturbata? Spregio dei poveracci in difficolta’, trattati peggio delle bestie? “Comprero’ anche dei pescherecci, per andare a pesca quando non saro’ piu’ in politica”… “Diventero’ lampedusano”.

“Abbiamo ottenuto di far controllare i porti e le coste per non consentire nuovi sbarchi e abbiamo attuato anche misure imprenditoriali. Ve ne dico una variopinta: abbiamo comprato pescherecci affinché non possano essere utilizzati per le traversate”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando ai cittadini lampedusani e aggiungendo: “Così quando sarò fuori dalla politica li userò io” per mettere in piedi un’attività “per il pesce fresco”. “Abbiamo ottenuto l’impegno della riaccettazione di tutti i tunisini che riusciremo a portare indietro”, ha sottolineato Berlusconi.

Lampedusa sede di un casinò, un campo da golf, una scuola e infrastrutture sanitarie. E’ quanto ha annunciato il premier Silvio Berlusconi parlando in conferenza stampa a Lampedusa.

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BERLUSCONI, RIMPATRI MIGLIOR MODO PER FERMARE ARRIVI -(AGI) – I rimpatri sono il miglior modo per fermare gli arrivi di immigrati dalla Tunisia. Ne e’ convinto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che lo dice ai cittadini di Lampedusa: “Riportarli la’ da dove sono partiti sarebbe il segnale piu’ forte per dire ‘e’ inutile che paghiamo un prezzo, che affrontiamo dei rischi, se poi ci riportano indietro’. Abbiamo ottenuto dal nuovo governo della Tunisia l’impegno alla riaccettazione di tutti i tunisini” che sono giunti clandestinamente in Italia, ha affermato il premier.

BERLUSCONI VISITA A LAMPEDUSA LA SUA NUOVA CASA -(ANSA) – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è recato nella sua nuova casa di Lampedusa acquistata ieri su internet, come lui stesso ha detto intervenendo davanti al municipio. L’immobile, una villetta bianca composta da piano terra e primo piano, si trova a Cala Francese, in linea d’aria a meno di 100 metri dalla pista dell’aeroporto. La villetta, che i residenti dicono sia disabitata da qualche tempo dà su una baia ed è circondata da pini marini e una mezza dozzina di palme.
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BERLUSCONI A LAMPEDUSA, ERA IN VENDITA A 1,5 MILIONI – (ANSA) – Era offerta a 1,5 milioni di euro la villa che Silvio Berlusconi ha comprato ieri su internet a Lampedusa. Lo dicono i nuovi vicini di casa del premier, Rosina Licciardi e Giacomo Giardina, che si dicono “emozionati” per la presenza del premier che poco fa ha visitato per la prima volta la sua nuova casa. La villa, dicono sempre i vicini, fu acquistata circa cinquant’anni fa da un aristocratico che vive a Palermo e che la pagò un milione e mezzo di lire.

La casa, pianterreno e primo piano, bianca, ha subito danni da una alluvione che si è verificata due anni fa. “I vecchi proprietari – dice la signora Licciardi – l’hanno un po’ sistemata, aggiustando i servizi al piano terra che erano andati quasi completamente distrutti. Ma ci sono molti altri lavori da fare”. La villa, in linea d’aria a circa 100 metri dall’aeroporto, dà sulla bellissima Cala Francese.

A LAMPEDUSA ZONA A BUROCRAZIA ZERO – (ANSA) – “Faremo di Lampedusa una zona a burocrazia zero”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando alla folla davanti al municipio dell’Isola. “Qui – ha aggiunto – si potrà fare tutto: si potrà costruire, nel rispetto delle norme edilizie, e solo dopo il Comune invierà i propri ispettori per verificare se tutto è stato realizzato nella norma”.

BERLUSCONI, LAMPEDUSA DIVENTERA’ ZONA FRANCA – (AGI) – “Abbiamo la possibilita’ con l’Unione europea di creare zone franche, dove non si pagano le tasse sul commercio e sulle attivita’. Lampedusa diventera’ una zona franca”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando a Lampedusa. Il premier ha anche annunciato l’intenzione di rendere l’isola una “zona a burocrazia zero, dove non sono necessarie autorizzazioni di nessun tipo per avviare attivita’ commerciali e imprenditoriali”.

BERSANI, PREMIER? VILLA A LAMPEDUSA, QUI SALVACONDOTTO – (ANSA) – “Il miracolo Berlusconi lo ha fatto qui. A Lampedusa si è comprato la villa, qui si è comprato il salvacondotto”. Lo ha detto Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, intervenendo alla Camera dove il ministro Maroni aveva risposto a una interpellanza urgente sull’immigrazione. “Ora abbiamo capito – ha detto Bersani – perché Berlusconi é andato lì. Per accendere i riflettori laggiù, e spengerli qui” dove la maggioranza ha impresso una accelerazione sul processo breve.

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“A Lampedusa si sta svolgendo una manifestazione di regime. Dopo settimane in cui l’isola e i suoi abitanti sono stati abbandonati dal governo sull’orlo di una crisi sociale e di un’emergenza sanitaria, come per miracolo nel giorno in cui finalmente Maroni ha fatto giungere le navi per trasferire gli immigrati, è apparso il presidente del Consiglio”.

Lo ha sottolineato in una nota Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd. “Una comparsata – ha aggiunto – per raccogliere gli applausi organizzati, mentre venivano impedite con la forza manifestazioni di protesta. Intanto, mentre Berlusconi cercava di occupare mediaticamente tutta la giornata politica con la sua ennesima lista di miracoli per Lampedusa, in Parlamento i suoi hanno portato avanti il provvedimento sul processo breve, il cui unico scopo è salvarlo dai processi”. “Dopo le promesse sulla spazzatura di Napoli e sull’immediata ricostruzione dell’Aquila, arrivano oggi quelle su Lampedusa quando nel governo ogni ministro dice l’esatto contrario dell’altro sul futuro degli immigrati e l’Europa – ha concluso Fiano – ci estromette dai tavoli delle trattative”.

LAMPEDUSA – Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e’ a Lampedusa per valutare la situazione legata alla massiccia presenza degli immigrati. Il premier ha incontrato al municipio il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il sindaco Bernardino De Rubeis e si è intrattenuto con un gruppo di cittadini.

”In 48-60 ore Lampedusa sara’ abitata solo dai lampedusani” ha detto il premier. ”Abbiamo ottenuto di far controllare i porti e le coste per non consentire nuovi sbarchi. Abbiamo attuato anche misure imprenditoriali. Ve ne diro’ una variopinta: abbiamo comprato pescherecci affinche’ non possano essere utilizzati per le traversate. Abbiamo ottenuto l’impegno della riaccettazione di tutti i tunisini che riusciremo a portare indietro”.

”Mi impegno a varare una moratoria fiscale bancaria e previdenziale. Berlsuconi ha anche annunciato che ”il governo proporra’ Lampedusa per il Nobel per la pace”.

”Lampedusa tornera’ un paradiso” ha assicurato il premier. ”Abbiamo dato incarico a Rai e Mediaset – ha aggiunto – di fare dei servizi che attirino gli italiani a Lampedusa, che e’ sempre stato un paradiso e tornera’ ad esserlo”.

”Ho un piano colore da attivare anche a Lampedusa: per intenderci vorrei che l’isola avesse i colori di Portofino” ha aggiunto il presidente del Consiglio. ”Venendo qui – ha aggiunto – ho visto un degrado significativo muri scrostati e niente verde, al contrario nella verdissima isola qui accanto, Linosa”. ”Un piano colore – ha continuato Berlusconi – lo ho gia’ realizzato in un paese della Lombardia e per Lampedusa propongo lo stesso modello, arredando le strade con adeguata illuminazione e con ciottolo. E’ necessario anche un piano di rimboschimento”.

Infine il premier ha annunciato: ”Sono andato su Internet e ho comprato una casa a Cala Francese, si chiama Le Due Palme. Anch’io diventero’ lampedusano”.

Arrivate a Lampedusa due delle cinque navi per sfollare l’isola dai 6.000 migranti. E’ slittato a domani il Cdm straordinario. Ieri l’attacco di Bossi: ‘fora da i ball’. Le opposizioni insorgono: ‘e’ la linea del governo?’. Il capo dello stato Napolitano sollecita i governatori: ‘no a incertezza e divisioni davanti a una situazione inaccettabile’. Malmstrom bacchetta l’Italia: ‘no a respingimenti di massa, no a consiglio Ue strordinario; Italia ha già le risorse messe a disposizione dall’Europa, le usi’.

FRATTINI: UE ASSOLUTAMENTE INERTE,ORA DEVE AGIRE – ”L’Europa e’ assolutamente inerte in questo periodo”. E’ l’accusa del ministro degli Esteri Franco Frattini interpellato da Sky Tg24 sul dossier immigrazione e la situazione a Lampedusa. Commentando le parole del commissario Ue all’immigrazione Malmstrom che aveva osservato come l’Italia disponesse gia’ di fondi europei per gestire i flussi, il titolare della Farnesina ha commentato duro: ”E’ la tipica espressione di una burocrazia europea che pensa che con i denari si possa risolvere tutto”, ma questo non basta, ”ci vogliono interventi politici”.

BRUXELLES A ITALIA, RISPOSTA DELLA UE C’E’ – ”Sono stati messi a disposizione dell’Italia circa 18 milioni di euro nel 2010-2011 per i rimpatri degli immigrati, oltre ai 25 milioni di euro stanziati per tutti gli Stati membri per misure di emergenza. Questa e’ la risposta dell’Unione europea”: cosi’ un portavoce dell’esecutivo europeo ha replicato alle critiche provenienti dall’Italia sul presunto immobilismo dell’Unione europea sul fronte dell’immigrazione.

”Dai dati ci risulta che le persone arrivate in Italia dalla Tunisia sono per lo piu’ immigrati per motivi economici. Se ne stanno occupando le autorita’ italiane e sono loro le responsabili”: lo ha detto un portavoce della Commissione Europea ricordando come la commissaria Ue agli Affari Interni, Cecilia Malmstrom, stia seguendo da vicino la situazione e domani sara’ in Tunisia.

FARNESINA,GIUSTO CONCORDARE RIMPATRI CON TUNISI – E’ “giusto concordare gesti anche immediati per mettere un blocco ai flussi di immigrati, anche attraverso rimpatri concordati” con Tunisi. Lo ha detto il portavoce della Farnesina Maurizio Massari, rispondendo a Radioach’io ad una domanda sulla situazione a Lampedusa. “I ministro Frattini e Maroni sono stati a Tunisi venerdì scorso – ha spiegato – ed hanno avuto colloqui costruttivi con le autorità, confermando la nostra disponibilità ad aiutarli sia sul piano economico che dell’equipaggiamento per fronteggiare flussi”. E’ stato però chiesto, ha proseguito, l’ impegno dell’ aiutorità tunisina a frenare questi flussi e abbiamo visto nei giorni scorsi che questo freno non c’é stato. E’ evidente che è giusto concordare con le autorità tunisine gesti anche immediati per mettere un blocco a questi flussi attraverso anche rimpatri concordati con loro”. Ma è anche evidente, ha concluso, che vi vorrà anche soluzione strutturale a questo problema come abbiamo proposto sul piano bilaterale”.

SEI MIGRANTI SOCCORSI DA NAVE MILITARE ITALIANA – Sei extracomunitari di nazionalità ancora imprecisata sono stati soccorsi la scorsa notte dalla nave della Marina militare italiana ‘Comandante Borsini’ nel Canale di Sicilia. I fatti sono accaduti intorno alle due, quando l’unità della Marina ha intercettato un peschereccio egiziano che poco prima aveva soccorso un barcone di emigranti che stava per affondare: le sei persone a bordo sono state salvate dall’equipaggio del motopesca, che poi ha chiesto l’intervento della nave militare. Gli extracomunitari, che sono stati sottoposti a controlli sanitari e sono tutti in buone condizioni di salute, sono stati quindi presi in consegna da una motovedetta della Guardia Costiera che li sta portando a Lampedusa.

31 TUNISINI BLOCCATI A LINOSA – I carabinieri hanno bloccato 31 tunisini sulla terraferma, a Linosa. I migranti sono sbarcati sull’isola sfuggendo ai controlli sul Canale di Sicilia. L’ultimo sbarco a Lampedusa risale invece a ieri quando intorno alle 11 un gruppo di migranti è approdato direttamente a Cala Creta.

NAPOLITANO,A LAMPEDUSA C’E’ LA FRONTIERA EUROPEA – “Quello degli sbarchi a Lampedusa non è solo un problema italiano, perché a Lampedusa non c’é solo la frontiera dell’Italia, ma anche quella dell’Europa. Chi sbarca a Lampedusa pensa di essere arrivato in Europa. Perciò ci vuole una politica comune europea sull’immigrazione e non 27 politiche nazionali sullo stesso tema. So che c’é una riluttanza a fare questo passo. Bisogna superarla”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell’intervista pubblica alla New York University, in occasione del conferimento di una medaglia d’onore alla sua persona.

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La corda spezzata

di Antonio Padellaro

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

– C’è un limite oltre il quale un paese si sfascia e nella comunità nazionale si arriva al tutti contro tutti. Questa corda, già molto logorata, ha rischiato di spezzarsi ieri a causa dei comportamenti golpisti e provocatori del cosiddetto presidente del Consiglio e dei suoi stipendiati. A Lampedusa gli sproloqui di Berlusconi, metà piazzista e metà clown, stanno facendo il giro del mondo. Come è accaduto con lo scandalo Ruby e le altre mille buffonate che hanno trasformato l’Italia in uno Stato zimbello. Nel mezzo di una guerra che incendia il Mediterraneo e alle prese con l’arrivo sulle nostre coste di masse di profughi abbandonati al proprio destino, il presidente clown non trova di meglio che promettere il premio Nobel ai lampedusani, oltre ad alcune migliorie da apportare all’urbanistica cittadina. Il solito imbroglio parolaio già sperimentato a Napoli (tuttora coperta di rifiuti) e a L’Aquila (tuttora coperta di macerie), per non parlare dell’alluvione nel Messinese. Il presidente piazzista si è poi impegnato a svuotare l’isola dalla presenza dei tunisini entro poche ore. Come se si trattasse di pacchi da scaricare qua e là, e sapendo perfettamente che in giro per l’Italia quei pacchi non li vuole nessuno.

Intanto, mentre la farsa di Lampedusa andava in scena, a Montecitorio una maggioranza di individui che hanno perso anche il rispetto per se stessi imponeva, con un colpo di mano, l’approvazione della più indegna e disastrosa legge ad personam. Il processo breve con annessa prescrizione breve, infatti, oltre a concedere l’ennesimo salvacondotto al premier impunito nei processi in corso Mills e Mediaset, rappresenta un’insperata scorciatoia per migliaia di imputati (tra i quali un numero imprecisato di criminali) che non si farà più in tempo a giudicare. Uno sconcio che ha suscitato la protesta di molti cittadini accorsi davanti alla Camera. Persone che non ne possono più di questa continua violenza alle leggi e alla Costituzione. Poi l’attacco in piena aula del cosiddetto ministro La Russa, ancora una volta fuori controllo, al presidente Fini. E la dura replica del presidente della Camera. Altri fuochi di un incendio ancor più devastante che sta per divampare.

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