![L’industria musicale vede le prime luci, dopo otto anni anni nel tunnel](https://cdn.wallstreetitalia.com/Wt4vk6c905UetvkmPFnES-VMdW8=/1280x720/smart/https://www.wallstreetitalia.com/app/uploads/2012/03/32655.jpg)
New York – Dopo otto anni di declino, l’industria musicale vede le prime luci. Il merito si deve soprattutto all’andamento positivo delle vendite di musica digitale, ma anche all’arresto della caduta di quelle dei cd.
Certo, non siamo ancora entrati in una fase di espansione, ma stando agli ultimi dati pubblicati da IFPI (International Federation of the Phonographic Industry) i risultati 2011 sarebbero i migliori dal 2004, anno in cui la crescita dei ricavi era stata pari a zero.
Ma veniamo ai numeri. Lo scorso anno, stando a IFPI, le vendite dei supporti fisici sono diminuite del 8,7 per cento (rispetto al -13,8 per cento nel 2010) a 972 milioni di dollari, mentre i ricavi della musica digitale hanno segnato un progresso dell’8 per cento (a fronte del +5,6 per cento nel 2010) toccando quota 389 milioni di dollari.
Incuriosisce il fatto che, nel pieno dell’era digitale, le vendite globali di dischi in vinile siano quasi raddoppiate negli ultimi cinque anni, raggiungendo livelli che non si vedevano dagli anni Novanta. Solo nel 2011, i ricavi sono saliti del 28,8%.