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L’incognita Fed pesa sui futures Usa

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Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa continuano a viaggiare sotto i livelli di parita’, vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza negativa.

La situazione non e’ migliorata dopo la pubblicazione del dato sugli ordini di beni durevoli, a settembre migliori del previsto. Restano in calendario le vendite di case nuove (alle 16:00) e le scorte di petrolio (alle 16:30).

L’attenzione degli operatori resta ancora una volta sulle mosse di allentamento monetario che la Fed potrebbe annunciare nella riunione del prossimo 3 novembre. Iniziano pero’ a maturare dubbi sulla portata di tale operazione: serpeggia il timore che l’importo che la banca centrale investira’ nell’acquisto di titoli di stato non sara’ notevole come atteso.

Nelle ultime settimane l’andamento di borsa gia’ rifletteva un piano da $500 -$1000 miliardi. Stando a un rapporto riportato dal Wall Street Journal l’operazione targata Fed potrebbe essere solo di qualche centinaia di miliardi di dollari per vari mesi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna novembre cedono lo 0.90% a quota $81.81 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un -0.81% a $1327.70 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro arretra dello 0.41% a quota $1.3802.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scambia in calo di 6.20 punti (-0.52%) a quota 1176.60.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in flessione di 7 punti (-0.33%) in area 2109.

Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 45 punti a quota 11079 (-0.40%).