(Teleborsa) – Una marea rossa investe l’Europa. In avvio di giornata le vendite tornano a sconvolgere i mercati azionari europei, per effetto delle condizioni ancora difficili dell’Eurozona, ma anche per le recenti tensioni geopolitiche. L’attacco di Israele ad una nave umanitaria, come le tensioni persistenti nelle due Coree e le dimissioni a sorpresa del Presidente tedesco, Horst Koheler, a seguito del gelo provocato da una “gaffe”, contribuiscono ad inquinare le acque. La contrazione dell’indice PMI della Cina contribuisce ad esercitare pressioni ribassiste sulle borse, in vista dei dati sui PMI dell’Eurozona e sull’ISM manifatturiero americano in calendario per oggi. L’incertezza regna sovrana sui mercati, penalizzando anche l’euro che scivola attorno agli 1,224 USD, dopo aver tentato un modestissimo recupero la vigilia sugli 1,23 dollari. In caduta libera il petrolio, che si riporta a 73 dollari al barile, accusando l’impatto di un indebolimento della congiuntura in Asia. Fra le piazze europee la peggiore è quella di Madrid che perde l’1,64% a 9206,1 punti, mentre Londra scivola dell’1,26% a 5123,24 punti e Francoforte dell’1,17% a 5894,32 punti. Male anche la piazza di Parigi con un ribasso dell’1,09% a 3469,18 punti, mentre Amsterdam perde lo 0,81% a 318,1 punti. Un calo minore di registra per Bruxelles che cede lo 0,62% a 2438,15 punti. A livello settoriale si segnala la pessima performance dei petroliferi, che segnano un calo di oltre tre punti, in scia alla pessima performance di BP sugli insuccessi nel Golfo del Messico. Male anche gli altri settori legati alle commodities, come i minerari che sono il secondo peggior comparto sulle piazze europee. Tengono meglio i difensivi, come i farmaceutici ed i titoli legati allo svago ed al tempo libero.