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L’Europa si prepara. Il vero test sarà l’8-9 dicembre

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Siena – Tassi di interesse: chiusura di settimana positiva per le borse europee e spread europei in forte calo. Il differenziale Italia-Germania è sceso fino sotto i 430 pb, con il tasso sul decennale rimasto sotto il 6,7%.

L’entusiasmo è stato guidato dall’attesa di decisioni concrete da parte dei paesi dell’area sulla soluzione della crisi del debito.

In particolare oggi è atteso un incontro tra Merkel e Sarkozy che dovrebbero fare il punto sulle proposte da presentare alla riunione del 9 sul cambiamento dei Trattati e sulla creazione di un’unione fiscale dell’area.

Allo stesso tempo venerdì Bloomberg ha diffuso la notizia, riportata da due fonti ufficiali ma anonime, secondo cui la Bce potrebbe concedere crediti al Fmi per 200 Mld€. La volontà delle istituzioni e dei leader europei ha così diffuso ottimismo tra gli operatori.

Tuttavia il vero test sarà l’esito della riunione dei leader di stato e governo dell’8-9 dicembre.

Ieri il ministro Monti ha illustrato la nuova manovra che prevede una correzione lorda di 30 Mld€ di cui 20 Mld€ di interventi strutturali per il periodo 2012-2014 e 10 Mld€ per interventi di spesa a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro.

Le nuove stime di crescita prevedono una contrazione del Pil dello 0,4-0,5% nel 2012 ed una crescita nulla nel 2013. Per l’aumento delle entrate è previsto l’introduzione della tassa sulle abitazioni e sui beni di lusso, un’imposta sui capitali scudati e tagli a province con l’abolizione di alcuni enti. Inoltre a partire da settembre 2012 potrebbe partire un aumento dell’Iva di 2 punti, da attuare solo in caso di necessità, a copertura della clausola di salvaguardia prevista dalla manovra di agosto.

A sostegno della crescita vi è lo sblocco dei fondi europei per le infrastrutture, la liberalizzazione per trasporti e commercio, riduzione del costo del lavoro e misure che favoriscono l’assunzione di giovani e donne.

Sulla riforma previdenziale dall’1° gennaio 2012 è stata decisa l’estensione a tutti del metodo contributivo, l’età di pensionamento delle donne inizia da 62 e per gli uomini da 66. Le lavoratrici del settore privato raggiungeranno l’equiparazione nel 2018. Il neo primo ministro oggi presenterà la manovra prima alla Camera e poi al Senato. L’approvazione è prevista entro Natale.

In settimana è attesa la riunione della Bce in cui non è escluso un taglio dei tassi. Draghi potrebbe inoltre annunciare modifiche alle manovre non convenzionali come l’introduzione delle operazioni di rifinanziamento a 2-3 anni.

Negli Usa i tassi di mercato governativi hanno chiusa la seduta di venerdì in calo, soprattutto sulla parte a lunga, nonostante i dati sul mercato del lavoro di novembre risultati migliori delle attese.

L’economia americana ha infatti creato 120.000 nuovi posti di lavoro, in crescita dai 100.000 (rivisti al rialzo) del mese precedente, ed allo stesso tempo il tasso di disoccupazione è sceso all’8,6%, livello minimo da marzo 2009, grazie ad un calo sia della forza lavoro sia della disoccupazione.

All’interno però non mancano fattori di criticità che sottolineano ancora la debolezza strutturale del settore: i disoccupati che si trovano in tale condizione per più di sei mesi continuano ad essere superiori al 40%, mentre è tornato ad aumentare il numero di lavoratori scoraggiati che hanno smesso attivamente di cercare un lavoro.

I listini azionari hanno chiuso la seduta di venerdì sulla parità registrando però la miglior performance settimanale da marzo 2009.

In settimana l’attenzione degli operatori continuerà ad essere incentrata sul ricco programma di appuntamenti dell’area Euro, mentre oggi verrà monitorato attentamente l’indice Ism servizi di novembre dopo i segnali di ripresa evidenziato da quello manifatturiero.

Valute: venerdì l’euro ha chiuso la sessione in prossimità di quota 1,34 vs dollaro in un contesto di elevata volatilità. La mattinata inizia invece con il cross in rialzo sopra quota 1,3420 sulla scia dell’apertura positiva delle borse, in questa che si annuncia come la settimana decisiva sul fronte area-Euro. Primo livello di resistenza a 1,35-1,3520, mentre il supporto di breve è a 1,3350.

Secondo la Cftc gli speculatori la scorsa settimana hanno aumentato le posizioni che puntano ad un apprezzamento del dollaro vs euro portandole in prossimità dei massimi storici raggiunti nel maggio 2010.

Poco volatile lo yen vs euro e dollaro. Verso euro la resistenza si colloca a 105,75 ed il supporto più vicino a 104.

Lieve deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro. Il Pmi non manifatturiero di novembre ha segnalato una contrazione per la prima volta da febbraio.

Materie Prime: chiusura positiva per l’indice GSCI ER (+0,6%) guidato al rialzo dal comparto energia su timori di un aumento delle tensioni tra l’Iran e l’occidente. Andamento misto per metalli industriali, preziosi ed agricoli.

Secondo la Cftc gli speculatori stanno continuando a ridurre le posizioni nette lunghe sulle materie prime nel loro complesso. La scorsa settimana hanno ridotto l’ammontare totale ai minimi da circa un anno e mezzo.

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