(Teleborsa) – Sfuma in fretta l’entusiamo per il via libera agli aiuti alla disastrata Irlanda da parte di UE e FMI. Dopo una partenza vivace i principali listini del Vecchio Continente ridimensionano i guadagni portandosi sui minimi di giornata, mentre Milano azzera i guadagni tuffandosi nel segno meno. Sembra dunque che gli investitori siano tornati con i piedi per terra in attesa di conoscere i dettagli sul piano che salverà le sorti di Dublino, anche per l’assenza di dati macroeconomici e di spunti societari di rilievo. Tra l’altro nelle sale operative ci si domanda ora se, dopo Grecia e Irlanda, continuerà il temutissimo effetto domino su altri membri dell’Unione Monetaria, con molti pessimisti che puntano il dito su Portogallo e Spagna. A livello settoriale gli acquisti si concentrano soprattutto sul comparto auto e su quello di trasporti e tempo libero, ma fanno bene anche le commodities. Queste ultime sembrano più distese in scia alle prospettive che la Cina non alzerà i tassi di interesse nell’immediato periodo. In affanno, ma con cali contenuti, solo le banche che risentono sempre della delicata situazione irlandese. Londra conserva un guadagno dello 0,48%, Francoforte dello 0,55%, Parigi dello 0,42%. In rialzo frazionale Bruxelles +0,53% e Amsterdam +0,42%, mentre Zurigo viaggia sui livelli della vigilia. In rosso Madrid -0,21%. Limature per la borsa milanese con il Ftse All Share che arretra dello 0,19%, il Ftse Mib dello 0,22%.