Società

L’EURO FORTE NON CI PIACE

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Riprodotto dal giornale Wall Street Italia* del 21 maggio 2003, allegato a Metro

Tutti ce l’hanno con Mr. Snow. E’ lui il mandante del forte rialzo dell’euro sul dollaro. E della circostanza che, dalla spesa al supermercato al conto al ristorante, ogni merce e ogni servizio ci costano di più. Il ministro del Tesoro USA non solo è colpevole, ma sta facendo più danni all’economia mondiale di quanti ne abbia già fatti il suo boss George Bush in politica internazionale. Snow ha buttato alle ortiche per la prima volta una strategia basilare per la fiducia dei mercati finanziari: il dollaro forte. Il dollaro coi muscoli, il Superdollaro, ricordate?

Ebbene, per Bush e Snow sono concetti del passato. La conseguenza è che la moneta USA
va a picco, come un sasso gettato da un aereo. E
il nostro euro, di converso, sale. L’apprezzamento
è impressionante: +27% in appena un anno. E cio’ e’ estremamente dannoso per l’economia europea. E’ come se ogni azienda avesse piombo nelle ali:
non riesce piu’ a esportare. Per noi italiani, insieme a tedeschi e olandesi, la faccenda è ancora più seria, visto che siamo gia’ alle prese con una contrazione dello sviluppo. Infatti, in un
sondaggio svolto da Wall Street Italia il 62% degli intervistati ha detto di essere preoccupato per il rialzo dell’euro.

Per forza: un’ulteriore caduta del dollaro farebbe salire i tassi d’interesse, provocherebbe cali in borsa e rallenterebbe la ripresa economica mondiale. No, thanks.

*Con 450.000 copie e 1,4 milioni di lettori, Wall Street Italia e’ il primo settimanale finanziario free press al mondo