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L’eruzione del Vesuvio potrebbe colpire 21.000 persone e provocare danni per 24 miliardi di dol

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Un’eruzione di grandi proporzioni del vulcano campano potrebbe causare 8.000 vittime, 13.000 feriti gravi e danni totali per oltre 24 miliardi di dollari, secondo quanto riportato in un recente studio a cura di WRN (Willis Research Network), in cui il Vesuvio appare al primo posto nell’elenco dei 10 vulcani più pericolosi del nostro continente. WRN, fondata da Willis Group Holdings (NYSE: WSH), il broker assicurativo mondiale, è un’importante partnership mista pubblica-privata tra Willis e diversi importanti istituti di ricerca scientifici. La valutazione dei rischi vulcanici predisposta da WRN, incentrata sui vulcani europei con popolazione potenzialmente colpita superiore alle 10.000 persone, è stata condotta a cura dei ricercatori della University of Cambridge, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e di Willis Re, la divisione di broking riassicurativo di Willis. Nel documento dal titolo “Insurance Risks From Volcanic Eruptions in Europe” (Rischi assicurativi legati alle eruzioni vulcaniche in Europa), i ricercatori propongono di utilizzare questa valutazione come base di sviluppo per creare i primi modelli dettagliati di rischio assicurativo (finora inesistenti) per i vulcani e per diversi territori d’oltremare europei. Il team di WRN ha identificato i 10 vulcani europei più pericolosi in base all’entità delle potenziali eruzioni, al numero di persone a rischio e al valore della proprietà nell’area circostante a ciascuna bocca eruttiva. Lo studio ha rilevato che, congiuntamente, i 10 vulcani potrebbero coinvolgere quasi 2,1 milioni di persone con un valore aggregato esposto della proprietà residenziale danneggiata pari a 85 miliardi di dollari USA. Il vulcano islandese Eyjafjallajökull, ieri in piena eruzione, non è incluso nell’elenco dei più pericolosi d’Europa, mentre è stato inserito al nono posto Hekla, il più attivo dell’Islanda. Lo studio ha rilevato che il Vesuvio costituisce il rischio principale in termini di vite umane e di proprietà immobiliari, perché presenta la maggior popolazione esposta (1,7 milioni di persone), il valore residenziale più elevato (66,1 miliardi di dollari USA) e il maggior potenziale di pericolosità delle eruzioni tra i 10 vulcani principali. Lo studio ha rilevato che oltre l’87% del valore aggregato della proprietà esposta per i 10 vulcani è concentrato nella regione napoletana del Vesuvio e dei Campi Flegrei. La valutazione dei rischi vulcanici in Europa, effettuata da WRN e sotto riportata, mostra gli effetti sulla popolazione dell’area in caso di caduta di 25 cm di ceneri causata da un’ipotetica eruzione della maggior entità. Mostra anche il valore totale della proprietà residenziale esposta a gravi danni o a distruzione a seguito dell’eruzione, prendendo in considerazione il numero totale di abitazioni che potenzialmente raggiunte da piroclasti o da 25 cm di ceneri e il costo per la ricostruzione completa riportato al valore attuale. Il vulcano caraibico di Soufrière Saint Vincent non si trova in Europa, ma è stato comunque incluso nell’elenco dei primi 10 per l’impatto significativo che un suo risveglio potrebbe avere sul territorio europeo. Vulcano   Paese   Popolazionecolpita   Valore delleabitazioni a rischio(miliardi $ USA) 1. Vesuvio Italia 1.651.950 66,1 2. Campi Flegrei Italia 144.144 7,8 3. La Soufrière Guadalupa, 94.037 3,8 Guadeloupe Francia 4. Etna Italia 70.819 2,8 5. Agua de Pau Azzorre, 34.307 1,4 Portogallo 6. Soufrière Saint Vincent Saint Vincent, 24.493 1,0 Caraibi 7. Furnas Azzorre, 19.862 0,8 Portogallo 8. Sete Cidades Azzorre, 17.889 0,7 Portogallo 9. Hekla Islanda 10.024 0,4 10. Mt Pelée Martinica, 10.002 0,4     Francia         Rashmin Gunasekera, analista dei rischi legati alle catastrofi presso Willis Re e tra gli autori del documento: “Vi sono numerosi vulcani altamente attivi nella più ampia regione europea, per prendere in considerazione quelli dell’Islanda, delle Canarie (Spagna), delle isole Azzorre (Portoghese) e delle isole francesi delle Piccole Antille. Sono tutte importanti mete turistiche e, benché la nostra stima delle perdite si basa sul valore delle proprietà, va ricordato che anche l’aviazione, l’agricoltura, il settore motorizzato e delle aziende restano colpiti”. Robin Spence, che fa parte del WRN e del CURBE (Cambridge University Centre for Risk in the Built Environment), di CAR Ltd., e coautore dello studio, ha dichiarato: “Le eruzioni vulcaniche di grande entità sono rare, ma quando si verificano dispongono del potenziale necessario per causare perdite enormi in termini di vite umane e di danni economici. Nel 2002, ad esempio, la pioggia combinata con la sola caduta di ceneri ha causato in Sicilia perdite per circa 960 milioni di dollari USA dopo l’eruzione dell’Etna. In linea di principio, comunque, l’eruzione vulcanica rappresenta un rischio assicurabile e il nostro studio conclude che è giunto il momento per sviluppare un modello di rischi assicurativi per i vulcani europei, per identificare la portata dei potenziali impatti futuri”. Il team di WRN era composto dal dottor Gunasekera, dal Prof. Robin Spence e dal Prof. Giulio Zuccaro, Direttore del Centro Studi PLINIVS dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. I rischi vulcanici interessano le principali aree metropolitane in tutto il mondo, incluse Tokyo (monte Fuji), Città del Messico (Popocatépetl) e Auckland (Auckland Field). Portavoce di WRN hanno dichiarato di prevedere che la metodologia per la determinazione dei rischi vulcanici così proposta si rivelerà preziosa nella valutazione di queste e di altre aree, oltre all’Europa e ai relativi territori. Fare clic qui per leggere tutto il documento “Insurance Risks From Volcanic Eruptions in Europe”. La Willis Research Network (WRN) concentra la propria attività sulla valutazione della frequenza, della gravità e dell’impatto delle principali catastrofi, dalle inondazioni agli uragani fino ai terremoti, e si propone come aiuto per la società, a livello globale e locale, nella gestione di tali rischi e nella condivisione dei costi di questi eventi tramite un approccio che coinvolge il settore pubblico e privato. Per realizzare questa missione la Willis ha avviato una collaborazione con 32 importanti istituti specializzati in una vasta gamma di discipline, dalle scienze atmosferiche e alle statistiche climatiche fino alla geografia, all’idrologia e alla sismologia, per valutare l’impatto sull’ambiente tramite l’ingegneria, l’analisi delle esposizioni e i GIS (Geographic Information Systems). Per ulteriori informazioni visitare il sito www.willisresearchnetwork.com Willis Group Holdings plc è un broker assicurativo globale leader del settore che sviluppa e offre assicurazioni professionali, riassicurazioni, gestione dei rischi, consulenza finanziaria e delle risorse umane e servizi attuariali per multinazionali, enti pubblici e istituti a livello internazionale. Opera tramite più di 400 filiali in quasi 120 Paesi, con un team globale di circa 17.000 associati per i clienti di praticamente ogni area del mondo. Per ulteriori informazioni sulla Willis visitare il sito www.willis.com. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.

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