Dopo un inizio di giornata in calo, mossi da aspettative più moderate sulla crescita economica, gli indici asiatici riprendono forza e tornano in rialzo. L’indice della regione MSCI Asia Pacific Index resta in rosso per il quarto giorno consecutivo. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle princioplai borse di Asia e Pacifico. – Tokyo +0,09% – Hong Kong -0,30% (seduta in corso) – Shanghai +0,38% (seduta in corso) – Taiwan -0,31% – Seul +0,12% – Sidney +0,73% (seduta in corso). I mercati di Singapore, Malesia, Indonesia e Tailandia sono chiusi per le festività.
“L’ottimismo sull’economia degli Stati Uniti sta diminuendo e il problema del debito greco aumenta l’incertezza nei mercati”, ha detto a Bloomberg Fumiyuki Nakanishi, strategist per SMBC Friend Securities. “Gli investitori preferiscono detenere bond o denaro contante, piuttosto che asset rischiosi come le azioni”. Secondo l’agenzia di rating Moody’s, un default della Grecia rischierà di destabilizzare l’intero sistema e le banche europee potrebbero perdere circa €34,4 miliardi nel worst case scenario.
Crescono anche i timori su una minore crescita economica in Asia, con JPMorgan che aumenta le probabilità che la Cina soffra di un eccessivo rialzo dei tassi di interesse. Tuttavia, i dati che arrivano in giornata sono rassicuranti e parlano di un aumento degli investimenti diretti esteri nel paese del 15%. Secondo i dati del Ministero del Commercio cinese, gli investimenti sono cresciuti di $8,5 miliardi e hanno raggiunto $38,8 miliardi nei primi 4 mesi dell’anno, un rialzo del 26% su base annua.
Riguardo alle commodities, continua il calo degli energetici, con il Wti a $97,11 (-0,27%) e il Brent a $110,6 (-0,22), spinti sia dalla forza del dollaro che da una minore ripresa economica. Calano anche i metalli industriali, come il rame. Tra i metalli preziosi, l’oro è in leggero rialzo, attorno ai $1.495, mentre l’argento è in calo sotto i $34, al momento a $33,95 (-0,53).