Diminuiscono del 90% i default del mercato europeo ‘high-yield ‘(titoli ad alto rendimento emessi da società con basso rating) nel primo semestre. E’ quanto si legge in un report di Fitch che quantifica i default a quota 515 milioni di dollari con un tasso di default dello 0,5%, contro il 6,3% dello stesso periodo del 2003 e il 20,9% dei primi sei mesi del 2002.
Visto il trend positivo, l’agenzia di rating ritiene che il tasso annuale di default “sarà in linea o inferiore a quello del 6,4% del 2003”. In particolare nei primi sei mesi del 2004 si è verificato solo un default di obbligazioni contro i sette dell’anno precedente. L’andamento virtuoso è registrato anche negli Stati Uniti dove il tasso è sceso dal 2,8 allo 0,8%.
Il declino, spiega Fitch, è attribuibile parzialmente al migliorato sviluppo dell’economia e della qualità del credito nei settori telecomunicazioni e cavi, dove negli ultimi tre anni si sono verificati i maggiori default. Gli emittenti hanno inoltre beneficiato dei bassi tassi di interesse per rifinanziare il debito esistente e abbassare il peso del debito.
Anche gli emittenti con i profili di credito più deboli, nota Fitch, hanno potuto ricorrere al mercato a causa della significativa domanda degli investitori per i titoli high-yield. Il mercato, spiega l’agenzia, ha visto nuove emissioni per 21,9 miliardi nei primi sei mesi contro i 12,6 del 2003 che ha portato il totale europeo a quota 101,7 miliardi alla fine di giugno.