Bruxelles – I creditori della Grecia potrebbero subire svalutazioni superiori al 60%. Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, in una intervista alla Televisione austriaca.
Ad una domanda su voci secondo cui gli investitori privati potrebbero perdere tra il 50 e il 60%, Juncker ha risposto: “anche di piu'”, senza fornire ulteriori spiegazioni.
Oggi intanto in Grecia la troika formata da Ue, Fmi e Bce concludera’ il controllo sui conti, per stabilire se assegnare al paese la seconda tranche di aiuti. Scadenza fissata il 24 ottobre.
Il presidente uscente della Bce, Jean-Claude Trichet, che il prossimo mese lascera’ il suo incarico all’italiano Mario Draghi, ha detto di riscontrare un crescente rischio di contagio della crisi del debito sovrano in Europa.
Per questo bisogna agire in fretta: “La crisi, che ora è sistemica, nelle ultime tre settimane è peggiorata e le istituzioni devono agire rapidamente, senza ulteriori ritardi che altrimenti aggraveranno la situazione”, ha avvertito Trichet al Parlamento Ue, in una delle sue ultime audizioni da numero uno della banca centrale.
Secondo Trichet, “segnali di stress sono evidenti in molti mercati dei bond europei, mentre l’alta volatilità dei mercati azionari indica che le tensioni si sono sviluppate nei mercati dei capitali di tutto il mondo”.
L’intervento del banchiere francese giunge in un momento cruciale e molto delicato per stabilire le sorti dell’area della moneta unica. Ieri sera e’ stato annunciato lo slittamento del consiglio Ue, riunione dei capi di stato e di governo, da lunedì prossimo, 17 ottobre, a domenica 23. Cio’ “permetterà la messa a punto di una strategia a 360 gradi per la soluzione della crisi del debito della zona euro”, secondo il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy.