Lussemburgo – L’ipotesi di un’uscita della Grecia dlla zona euro sarebbe “stupida”: lo ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, commentando le notizie in proposito apparse sul settimanale tedesco Der Spiegel e subito smentite dall’esecutivo ellenico. L’ipotesi ha tuttavia provocato la convocazione di una riunione straordinaria dei ministri delle Finanze dell’Eurozona in programma in Lussemburgo, con in agenda anche una possibile ristrutturazione del debito.
Per l’Unione monetaria si tratterebbe in ogni caso di un punto di svolta, ha scritto il settimanale tedesco, sottolineando che Berlino cercherebbe di dissuadere in ogni modo Atene da un abbandono della moneta unica. Al di là dei problemi legali – secondo alcuni esperti Atene dovrebbe uscire contestualmente anche dall’Ue – un ritorno alla dracma implicherebbe una immediata svalutazione pari almeno al 50%, con un aumento del debito che raggiungerebbe il 200% del Pil; inoltre, un addio all’euro minerebbe la fiducia dei mercati internazionali nella moneta unica.
Anche la banche elleniche si troverebbero improvvisamente in uno stato di virtuale insolvenza, ma gli effetti colpirebbero anche numerosi istituti finanziari stranieri e la stessa Bce, che si troverebbero alle prese con dei debiti divenuti inesigibili. (con fonte Afp)