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JULIUS BAER, UNA MORTE IMPROVVISA AL TOP

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Alex Widmer, chief executive di Bank Julius Baer, una figura di assoluta prominenza nel settore bancario svizzero e mondiale, e’ morto improvvisamente all’eta’ di 52 anni, si legge in un comunicato di Julius Baer. Secondo una fonte interpellata da Reuters amici vicini alla famiglia di Widmer hanno detto che il banchiere si sarebbe suicidato.

Diversi siti web svizzeri tra cui 20 Minuten hanno citato due fonti anonime indipendenti che hanno confermato si sarebbe trattato di un caso di suicidio. La polizia elvetica si e’ rifiutata di fare commenti sulla morte di Widmer.

Julius Baer, la piu’ grande banca della Svizzera specializzata in “wealth management”, con radici che risalgono al 19esimo secolo, ha il suo quartier generale a Zurigo e gestisce oltre $300 miliardi in assets per facoltosi investitori privati e istituzionali.

Un portavoce della banca ha detto che non c’e’ alcun legame tra la morte di Widmer e le attivita’ correnti del gruppo finanziario, pur declinando di fornire ulteriori informazioni sulle cause dell’improvviso decesso del banchiere, specificando che si tratta di una questione privata.

Il successore di Widmer sara’ Hans de Gier, ex Ceo di Julius Baer Group fino al settembre 2008, quando lascio’ l’incarico per concentrasi sul suo ruolo di chairman dell’hedge fund GAM. Si tratta di una scelta interna che potrebbe diventare permanente, visto che de Gier conosce molto bene Julius Baer ed e’ cittadino svizzero.

Il titolo Julius Baer ha perso circa -60% nel 2008, per le preoccupazioni del mercato relative al deflusso di capitali dall’hedge fund GAM, in forte accelerazione soprattutto in ottobre. Secondo Reuters Julius Baer ha negato i rumors che darebbero per imminente una vendita del fondo GAM in una fase di obbligatoria ristrutturazione nella quale il focus strategico della banca ricadrebbe ancora una volta sul “wealth management”. Si tratta infatti del settore che in tempi recenti ha registrato i maggiori progressi, soprattutto grazie ai problemi dell’acerrima rivale UBS, alle prese con la giustizia Usa e con una ricapitalizzazione da parte del governo elvetico, dopo maxiperdite di decine di miliardi.