New York – In un’intervista a Le Monde, l’economista Jacques Attali, autore di “Tutti rovinati tra dieci anni?”, spiega che “la crisi non e’ per niente regolamentata”. “Ne’ quella del debito pubblico e privato americano, ne’ quella della sua governance, cosi’ come non lo e’ la crisi del debito pubblico e privato e di governance in Europa”.
Per Attali “il maestro del pensiero statunitense non e’ ne Keynes, ne’ Schumpter, bensi’ Madoff e la sua capacita’ di costruire delle piramidi del debito”.
“I debiti non sono cattivi di per se’, sopratutto quando servono a investire. Ma quando il debito pubblico supera il 50%, 60% del Pil e non e’ piu’ generatore di crescita, allora diventa un circolo vizioso”.
Dal 2008 la sola reazione dell’Occidente alal crisi e’ stata “aumentare i debiti pubblici del 30%, anziche’ dare delle risposte strutturali efficaci”.
Attali sottolinea che “contrariamente a quello che tutti dicono”, la Frania e’ stata “esplicitamente designata” a perdere la tripla A dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. “Nel rapporto sugli Stati Uniti, una frase di S^P e’ passata inosservata: un solo paese con un rating di AAA avra’ nel 2015 un debito pari a a quello degli Stati Uniti: e’ la Francia”.
“Mi fa rabbia constatare che in Europa la soluzione imposta – a parte il federalismo fiscale – non e’ ancora stata trovata”, conclude l’economista.