ITGA: sempre più forte la petizione dei coltivatori di tutto il mondo contro le ‘devastanti’ pr
I rappresentanti delle principali organizzazioni dei coltivatori di tabacco di tutto il mondo si sono incontrati questa settimana a Lexington, nel Kentucky, e hanno accusato l’OMS di essere totalmente indifferente verso la sorte di milioni di agricoltori e delle loro famiglie che risiedono in alcune delle aree più povere del mondo. Alla riunione generale annuale dell’ITGA era rappresentato l’80% della produzione mondiale di tabacco. I coltivatori hanno discusso il devastante impatto che avrebbero le nuove direttive della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (FCTC, Framework Convention on Tobacco Control), nel caso in cui venissero adottate in Uruguay durante l’incontro di novembre. Le direttive degli articoli 9, 10, 17 e 18 della Convenzione quadro per il controllo del tabacco metterebbero al bando l’uso degli ingredienti utilizzati per i prodotti del tabacco e ridurrebbero le aree di questa coltivazione in tutto il mondo. L’ITGA, che rappresenta 30 milioni di agricoltori con un’approfondita conoscenza nel settore, ritiene che queste misure avranno effetti sociali ed economici disastrosi, senza incidere realmente sulla salute delle persone. Nonostante questo campanello d’allarme la richiesta dell’ITGA di poter partecipare all’incontro è stata respinta dall’OMS, che ha liquidato gli agricoltori come interferenze. “Siamo noi i diretti interessati da queste direttive, ma a decidere del nostro destino e a scegliere, senza nemmeno consultarci, sono persone con comprensione assai limitata della coltivazione del tabacco”, è stato il commento di Antonio Abrunhosa, CEO di ITGA. E a peggiorare le cose, la FCA (Framework Convention Alliance), una facoltosa unione di associazioni non governative e il cui solo obiettivo è ‘sviluppare e implementare le FCTC’, ha recentemente etichettato le richieste dei coltivatori come ‘informazioni fuorvianti’. In un documento pubblicato sul sito web della FCA si afferma che le direttive non metterebbero al bando il tabacco Burley, ignorando però il fatto che senza ingredienti la richiesta di questa varietà verrebbe praticamente azzerata, senza offrire alternative economiche fattibili ai coltivatori. La FCA sostiene inoltre che gli ingredienti rendono più ‘allettanti’ le sigarette, ignorando il fatto che la metà dei fumatori di tutto il mondo preferisce fin d’ora le sigarette con meno ingredienti. “Per noi il fatto che l’OMS voglia regolamentare il consumo di tabacco non rappresenta un problema”, ha dichiarato Abrunhosa. “Ma bisognerebbe ascoltare chi si intende di coltivazioni, non solo quelli che le odiano”. Nelle settimane scorse è stata organizzata dall’ITGA una petizione che contesta le proposte dell’OMS, in circolazione presso i coltivatori di tabacco di tutto il mondo. Finora sono state raccolte 200.000 firme in 25 paesi dediti alla coltivazione di questo prodotto. L’8 novembre, una settimana prima del meeting in Uruguay, i coltivatori di tabacco presenteranno ai propri governi le petizioni formate, chiedendo di “Impedire alla Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco di distruggere gli agricoltori e di respingere la bozza delle linee guida degli articoli 9 e 10 e le raccomandazioni per gli articoli 17 e 18”. Informazioni sulle proposte dell’OMS La Convenzione quadro per il controllo del tabacco (FCTC) è il primo trattato negoziato sotto gli auspici dell’OMS. L’articolo 9 della Convenzione quadro per il controllo del tabacco ha come obiettivo la regolazione dei prodotti del tabacco, quali la valutazione e la misurazione del contenuto e delle emissioni. L’articolo 10 è invece dedicato alla regolazione della divulgazione delle informazioni quali il contenuto e le emissioni dei prodotti del tabacco. Un gruppo di lavoro guidato da Canada, Norvegia e Unione europea ha sviluppato dettagliate direttive sugli articoli 9 e 10 che i paesi dovranno seguire in fase di integrazione nelle legislazioni nazionali. La versione più aggiornata delle bozze di direttiva raccomanda la messa al bando dell’utilizzo di ingredienti nei prodotti del tabacco. Gli Articoli 17 e 18 della FCTC si occupano di alternative economicamente sostenibili alla coltivazione di tabacco. Le raccomandazioni più recenti saranno discusse alla 4th Conference of the Parties e specificano che “Le parti, in collaborazione con i relativi organi nazionali, regionali e internazionali, si impegnano a non investire nella produzione e/o promozione della coltivazione del tabacco [e] a ridurre gradualmente l’area destinata a tale produzione…”. In occasione della 4th Conference of the Parties che si terrà in Uruguay nel novembre 2010, i firmatari della FCTC discuteranno e voteranno le direttive sugli articoli 9 e 10 e discuteranno gli articoli 17 e 18. Informazioni sull’ITGA L’ITGA è un’organizzazione non profit fondata nel 1984 con l’obiettivo di sostenere la causa di milioni di coltivatori nel mondo. La ITGA si impegna per presentare una forte voce collettiva su scala nazionale e internazionale, per garantire la sicurezza a lungo termine dei mercati del tabacco. I suoi membri sono coltivatori di 26 paesi, in rappresentanza dell’85% della produzione di tabacco mondiale. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.
ITGA (International Tobacco Growers Association)Sig. Antonio Abrunhosa(Chief Executive)Tel.: + 351 272 325 901Fax: + 351 272 325 906Email: itga@tobaccoleaf.org