ITGA: l’Organizzazione mondiale della sanità commette palesi errori burocratici e rifiuta di as
L’ITGA (International Tobacco Growers Association), che rappresenta oltre 30 milioni di coltivatori di tabacco in tutto il mondo, ha lanciato un pungente attacco all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), accusandola di essere completamente avulsa dalla realtà e di ignorare completamente i coltivatori di tabacco di alcune delle parti più vulnerabili del pianeta. La dura reazione dell’ITGA è scaturita dalla decisione dell’OMS di presentare delle direttive finali per l’adozione ai 171 paesi membri della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (FCTC, Framework Convention on Tobacco Control) in occasione di un incontro che si svolgerà in Uruguay nel mese di novembre 2010. L’OMS di recente ha anche respinto la richiesta dell’ITGA di essere presente a questo meeting. Le direttive relative agli articoli 9 e 10 della FCTC comportano la messa al bando di ingredienti diversi dal tabacco nella produzione di sigarette. Si tratta di prodotti necessari nella produzione di miscele, composte principalmente da tabacco Burley e orientale, che rappresentano oltre la metà delle sigarette fumate in tutto il mondo, ad eccezione della Cina. Senza tali ingredienti i coltivatori di tabacco Burley e orientale vedrebbero azzerata la richiesta delle proprie produzioni. Le raccomandazioni relative agli articoli 17 e 18 hanno come obiettivo l’offerta di alternative di coltivazione fattibili per i coltivatori, ma non presentano opzioni economicamente valide per i coltivatori. La proposta rischia quindi di decimare i mezzi di sussistenza degli agricoltori e di condannare milioni di persone alla povertà, indebolendo l’economia di molti paesi in via di sviluppo, che sono gli stessi che l’OMS dovrebbe aiutare con i fondi ricevuti. “Viene da chiedersi se gli autori di queste direttive sanno ciò che fanno”, è stato il commento di Antonio Abrunhosa, CEO di ITGA. “Prima sostengono che, con o senza ingredienti, tutte le sigarette sono ugualmente dannose, poi in un secondo momento ne mettono al bando una varietà piuttosto che un’altra. E in che misura questo spingerebbe a smettere di fumare? L’unico effetto ottenuto sarà la bancarotta economica dei paesi che si sostengono con le esportazioni di tabacco, insieme a quella dei milioni di coltivatori e di lavoratori il cui sostentamento dipende dalla coltivazione di questo prodotto”. Con una controversa decisione, l’OMS ha deciso di escludere i coltivatori di tabacco dal processo di consultazione per queste e altre direttive della FCTC, dichiarando che ne avrebbero ostacolato la stesura. La mossa appare in contraddizione con la relazione sullo stato di avanzamento della Convenzione quadro per il controllo del tabacco per gli articoli 17 e 18, in cui uno dei principi guida recita che “Coltivatori di tabacco e lavoratori del settore dovrebbero essere coinvolti in ogni fase dello sviluppo e dell’implementazione del prodotto”. “Non vi possono essere molti altri esempi, al mondo, in cui pochi burocrati possono decidere del destino di milioni di agricoltori e lavoratori senza doverli ascoltare né offrire un’alternativa”, ha proseguito Abrunhosa. “Vi sono stati progressi nella diversificazione dei raccolti, ma le cose non possono cambiare da un giorno all’altro. Questa gente dovrebbe recarsi direttamente in Malawi per spiegare a 700.000 famiglie che hanno deciso di far loro coltivare patate invece di tabacco, per poi stare a vedere le loro reazioni”. L’ITGA ha lanciato una petizione globale allo scopo di far firmare ai coltivatori di tutto il mondo il documento che chiede ai governi di respingere le bozze di proposta relativamente agli articoli 9, 10, 17 e 18. “I risultati di questa petizione saranno resi pubblici alla fine di ottobre, in occasione del nostro incontro annuale nel Kentucky”, ha dichiarato Roger Quarles, presidente dell’ITGA. “Puntiamo a inviare un messaggio estremamente chiaro ai governi di tutto il mondo, in cui affermiamo che queste direttive sono solo un pasticcio burocratico che getterà sulla strada i firmatari”. E si cominciano a notare segnali incoraggianti per i coltivatori. Con una mossa a sorpresa, la settimana scorsa il COMESA (Common Market for Eastern and Southern Africa), ha richiesto a tutti e 19 gli stati membri di opporsi agli articoli 9 e 10, chiedendo inoltre all’OMS di attivare ogni meccanismo consultivo appropriato per tutti gli stakeholder, per consentire la loro partecipazione a ogni sviluppo futuro delle direttive della FCTC. Informazioni sulle proposte dell’OMS La Convenzione quadro per il controllo del tabacco (FCTC) è il primo trattato negoziato sotto gli auspici dell’OMS. L’Articolo 9 della FCTC punta a regolare il contenuto dei prodotti del tabacco, ad esempio la valutazione e la misurazione del contenuto e delle emissioni. L’Articolo 10 della FCTC ha come obiettivo la regolazione della divulgazione delle informazioni quali il contenuto e le emissioni dei prodotti del tabacco. Un gruppo di lavoro guidato da Canada, Norvegia e dall’Unione europea ha sviluppato dettagliate direttive sugli Articoli 9 e 10 che i paesi devono seguire in fase di integrazione nelle legislazioni nazionali. La versione più aggiornata delle bozze di direttiva raccomanda la messa al bando dell’utilizzo di ingredienti nei prodotti del tabacco. Gli Articoli 17 e 18 della FCTC si occupano di alternative economicamente sostenibili alla coltivazione di tabacco. Le raccomandazioni più recenti saranno discusse alla 4th Conference of the Parties e specificano che “Le parti, in collaborazione con i relativi organi nazionali, regionali e internazionali, si impegnano a non investire nella produzione e/o promozione della coltivazione del tabacco [e] a ridurre gradualmente l’area destinata a tale produzione…”. In occasione della 4th Conference of the Parties che si terrà in Uruguay nel novembre 2010, i firmatari della FCTC discuteranno e voteranno le direttive sugli articoli 9 e 10 e discuteranno gli articoli 17 e 18. Informazioni sull’ITGA L’ITGA è un’organizzazione non profit fondata nel 1984 con l’obiettivo di sostenere la causa di milioni di coltivatori nel mondo. La ITGA si impegna per presentare una forte voce collettiva su scala nazionale e internazionale, per garantire la sicurezza a lungo termine dei mercati del tabacco. I suoi membri sono coltivatori di 26 paesi, in rappresentanza dell’85% della produzione di tabacco mondiale. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.
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