Roma – La paura sul destino dell’Italia è chiaramente evidente. Le parole di S&P e la decisione di tagliare l’outlook da stabile a negativo riportano i titoli di stato italiani sotto la lente degli analisti e degli investitori. La tensione è chiaramente manifestata dai numeri. Lo spread BTP/Bund balza infatti ai massimi dell’ultimo anno, a quota 190 punti base, come fa notare, intervistato da Class Cnbc, Alessandro Frigerio, analista finanziario di RMJ Sgr.
Parla del fattore Italia anche Angelo Drusiani, di Banca Albertini Syz. A suo avviso, la speculazione attaccherà sicuramente i titoli di stato italiani. Drusiani fa notare che la tensione è alta ovunque, e i timori sul debito greco continuano a farla da padrona.
Riguardo alla situazione generalizzata in cui versano i paesi periferici dell’Europa, Gabriele Pinosa, di Gospa Consulting, afferma che “il processo di allargamento della crisi non porterà necessariamente alla deflagrazione dell’euro, ma l’effetto sarà sicuramente un allargamento degli spread”.
Sul destino di Atene, Pinosa afferma che, nonostante le diverse dichiarazioni contro l’ipotesi di ristrutturazione, “i mercati hanno ormai accettato l’inevitabilità della situazione di default”. La Grecia, di fatto, non solo “non riuscirà a evitare un default, ma fondamentalmente è già in una situazione di default”.