(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva, mentre sui periferici si è assistito ad un forte allargamento degli spread che ha interessato tutti i paesi. In Italia, Spagna, Portogallo si sono registrati nuovi massimi.
Questa mattina le prime indicazioni segnalano un lieve restringimento dello spread di Irlanda e Portogallo. Lo spread italiano si è portato ai massimi dal 1997, come effetto anche delle emissioni attese oggi fino a 8,25Mld€ complessivi. E’ prevista infatti l’emissione di un nuovo Btp 5 anni per 3,5-4,5 Mld€ e Btp 2026 e 2034 per 2,25-3,75 Mld€.
Alla fine dell’incontro del G20 i leader si sono impegnati a mettere in piedi, con la collaborazione del Fmi, delle linee guida per individuare gli squilibri commerciali che richiederanno poi azioni preventive e correttive da prendere. I progressi verranno discussi nella prima metà del prossimo anno.
L’agenzia del tesoro irlandese ha reso noto che il prossimo anno si finanzierà sul mercato per 23,5 Mld€, un ammontare di poco superiore all’anno in corso. Per i prossimi anni invece è atteso un calo delle emissioni che nel 2014 scenderanno a 18,6 Mld€. In mattinata è stato pubblicato il dato preliminare del Pil del terzo trimestre di Francia e Germania che ha visto in entrambi paesi un rallentamento del dato congiunturale, ma il tendenziale è rimasto pressoché in linea con il secondo trimestre.
Non abbiamo i dettagli, ma per la Germania l’ufficio statistico ha affermato che si sono registrati contributi positivi da parte di consumi, investimenti ed esportazioni nette. Negli Usa borse in calo sulla scia della marcata performance negativa del comparto tecnologico, in seguito alla revisione al ribasso delle stime di utili e fatturato per il trimestre in corso da parte di Cisco, un’azienda le cui indicazioni sono ritenute dagli operatori attendibili per valutare l’andamento della spesa per investimenti su vasta scala.
Sul fronte cinese le borse hanno chiuso in marcato calo, per il timore di ulteriori manovre restrittive della banca centrale nel corso del fine settimana. Inoltre da fonti vicine all’operazione, è arrivata la notizia che per alcune banche del paese il rialzo della riserva obbligatoria sarebbe di 1%, in vigore dal prossimo 16 novembre.
Inoltre sono state emanate nuove norme che limitano gli acquisti di case in Cina da parte di investitori stranieri. Le valute dei principali paesi esportatori di materie prime (si veda il caso del dollaro australiano) registrano un sensibile deprezzamento, un andamento in parte fisiologico dopo il forte apprezzamento dei giorni scorsi.
Il ministro delle finanze brasiliano ha dichiarato che il governo è pronto ad implementare ulteriori misure per frenare l’apprezzamento del real. Allo stesso tempo anche le principali materie prime registrano un calo. Sul fronte obbligazionario inizia oggi il piano di acquisti Fed con un’operazione da 6-8Mld$ concentrata sui segmenti 2014/2016.
Valute: dollaro in apprezzamento verso euro. Pesano in questa fase soprattutto le tensioni in area euro che hanno come epicentro l’Irlanda e che offrono un pretesto per gli operatori per operazioni di prese di prese di profitto dopo il lungo rally rialzista dell’euro in atto da fine giugno.
Dopo cinque giornate consecutive di apprezzamento del biglietto verde, l’area compresa tra 1,3450 e 1,3550 rappresenta un supporto importante. Yen in apprezzamento sulla scia dei ribassi sulle borse mondiali. Verso dollaro la resistenza è posta in area 82,80-83. Verso euro il cross è calato temporaneamente sotto il supporto 111,60 per poi recuperare. La rottura al termine della sessione londinese potrebbe dar luogo ad una discesa fino a 110. Deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro.
Materie Prime: ieri il greggio Wti ha chiuso in lieve calo (-0,1%) anche se questa mattina risulta in calo di oltre il 2% in seguito ai rumors provenienti dalla Cina. Ieri l’Opec ha rivisto al rialzo la domanda globale per il 2011. Andamento simile per i metalli industriali al Lme, con il rame che ieri ha segnato un nuovo record e stamani è in ribasso. In rialzo ieri i metalli preziosi. Questa mattina l’oro si attesta intorno ai 1380$/oncia. La peggiore commodity del giorno è stato lo zucchero (-9,7%) su segnali di surplus oltre le attese in India e maggiori esportazioni dalla Ue.
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