Dopo la drammatica discesa della produzione industriale di dicembre, Confindustria ritiene che siano aumentate le possibilità che nel 2009 il Pil italiano registri una flessione superiore al 2,5%.
E’ quanto si legge in una nota del Centro studi Confindustria trasmesso dopo che Istat ha certificato per il mese scorso un calo della produzione del 14,3% su anno, il peggiore dall’inizio della serie storica nel gennaio 1991.
In dicembre Confindustria aveva indicato in meno 1,3% la contrazione attesa nell’attività produttiva del 2009 e stimato una ripresa dello 0,7% nel 2010.
Il governo ha rivisto i suoi dati sul Pil dell’Italia rispettivamente a -2% e +0,3% in occasione della presentazione a Bruxelles del programma di stabilità.
Sempre secondo i dati del Csc a gennaio la produzione industriale dovrebbe contrarsi del 15,2% su anno al netto dei giorni lavorativi (2 in meno quest’anno) e dello 0,5% sul mese.