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Italia secondo paese in Europa più ostile verso i musulmani

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L’Italia è il secondo Paese europeo ad avere l’opinione più sfavorevole dell’immigrazione musulmana, dietro solo all’Ungheria guidata dal controverso Viktor Orbàn ed il primo nel caso di quella dell’etnia rom. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto dall’istituto Pew che fotografa, più in generale, un’Europa assai diffidente nei confronti dell’immigrazione a distanza di quasi un anno dal picco più acuto della crisi dei migranti e in seguito agli attentati di Parigi e Bruxelles. Per il 59% degli europei i rifugiati aumenteranno la probabilità di attentati terroristici, per la metà rappresentano un peso sulla società per via dei benefit sociali e perché sottraggono lavoro, mentre per il 30% degli intervistati i richiedenti asilo sono da rimproverare maggiormente in caso di delitti. In quest’ultimo quesito l’Italia è prima con il 47% degli intervistati che sottoscriverebbero tale posizione.

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A sorpresa, meno diffidenti nei confronti dei musulmani si rivelano i francesi, colpiti dai sanguinosi attacchi di Charlie Hebdo e del 13 novembre: solo il 29% esprime nei confronti degli islamici un giudizio sfavorevole, mentre in Italia sono il 69%. I britannici sono ancora meno ostili nei confronti dei musulmani, chiudendo la classifica al 28%, nonostante le resistenze all’immigrazione che hanno portato alla vittoria della Brexit. In Francia, inoltre, si trova la più alta percentuale di persone che ritiene gli islamici più volenterosi di integrarsi e non di mantene distinta la propria identità culturale, a dispetto della narrativa sull’emarginazione delle banlieue che avrebbe offerto il terreno fertile per l’islam radicale.

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Com’era facile prevedere, i giudizi negativi verso l’immigrazione islamica caratterizzano soprattutto quanti si definiscono “di destra”: lo scarto fra i sostenitori di destra e sinistra sul tema migratorio è particolarmente ampio in Grecia, in Italia e in Germania. Curioso notare, infine, come anche chi si definisce “di sinistra” nel nostro Paese esprima un giudizio più sfavorevole sui musulmani rispetto a chi si definisce “di destra” in Germania (50% contro 47%).