Si fa sempre più difficile per le famiglie italiane risparmiare e mettere da parte qualcosa alla fine del mese. Lo rileva l’Istat dai cui dati emerge che la propensione al risparmio degli italiani è crollata nel secondo trimestre del 2011 all’11,3% in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,2 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2010. Si tratta del dato più basso dall’inizio del 2000. La propensione al risparmio è data dal rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile (dati destagionalizzati), è stata pari all’11,3%.
Inoltre, al netto dell’inflazione nel secondo trimestre del 2011 il potere di acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto ai primi tre mesi dell’anno e dello 0,3% rispetto al secondo trimestre del 2010. Nel secondo trimestre il reddito disponibile delle famiglie è aumentato dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e del 2,3% rispetto al secondo trimestre del 2010.