Società

Italia pronta a mandare 900 soldati in Libia?

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ROMA (WSI) – Fra qualche settimana potrebbe partire in Libia un contingente militare tutto italiano composto da 600-900 unità e che ha ricevuto il nulla osta della comunità internazionale. Un contingente che segue la richiesta di aiuto avanzata dal governo libico guidato da Fayez al Sarraj, con il compito di difendere alcuni siti sensibili compresi i pozzi di petrolio e addestrare l’esercito locale. O forse no.

La notizia della missione italiana in Libia è circolata nelle ultime ore dopo la richiesta avanzata dal Governo libico sostenuto dalla comunità internazionale di formare una missione internazionale, missione che ha ricevuto un via libera ufficiale nel summit ad Hannover tra il presidente degli USA, Barack Obama, la cancelliera Merkel, il primo ministro David Cameron e il Premier Renzi. E la guida della missione internazionale potrebbe essere affidata proprio all’Italia.

“L’apporto italiano alla missione potrebbe essere superiore al 50% del totale dei militari dispiegati, ma tutto potrebbe svolgersi in due fasi, prima un contingente più piccolo per Tripoli, poi la missione completa per il resto del Paese”.

Così spiegano fonti governative in un articolo apparso sul Corriere Della Sera. Secondo gli ultimi piani operativi le forze italiane dovrebbero essere scelte fra l’Arma dei Carabinieri e l’Esercito con il compito di garantire la sicurezza della missione Onu a Tripoli.

Ma presto è arrivata la smentita dello Stato Maggiore della Difesa.

“In riferimento ad un articolo pubblicato sul Corriere della Sera di oggi, che parla dell’invio di 900 militari in Libia, lo Stato Maggiore della Difesa comunica che la notizia è priva di qualsiasi fondamento”.

Anche Palazzo Chigi ha smentito che “l’Italia abbia offerto 900 soldati per la Libia, come sostenuto oggi da alcuni organi di informazione”.

“Si tratta di una notizia destituita di ogni fondamento, come peraltro si poteva facilmente evincere dal punto stampa del Presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine della riunione del Quint ieri a Hannover. Nessuna offerta, dunque, a fronte di nessuna richiesta”.