Se imboccasse un percorso virtuoso e duraturo di calo del debito pubblico e degli interessi, l’Italia potrebbe ambire a un rialzo del rating. A dirlo e’ Moody’s.
Rispetto a molti partner dell’Ue, l’Italia preoccupa meno – dice l’agenzia di rating – perche’ ha una lunga esperienza nella gestione del debito, in passato ha dimostrato di sapersi adeguare ai sacrifici di bilancio e perche’ non avra’ bisogno di misure ‘brutali’ per stabilizzare le finanze pubbliche.
Il Pil 2010 puo’ arrivare all’1%. Nello studio, intitolato ‘Italia: invertire l’elevato debito pubblico in un contesto di bassa crescita non sara’ impresa facile’, Moody’s ricorda che non e’ in corso alcuna revisione del rating italiano, attualmente ‘Aa2’ con prospettive stabili.
Ma a differenza di molti partner Ue l’Italia riceve un’apertura di credito. ‘La sfida piu’ grande e’ conseguire un’inversione decisa e duratura della dinamica di crescita esponenziale del debito pubblico e dei relativi costi di finanziamento’, spiega Alexander Kockerbeck, vicepresidente di Moody’s.
Alcune misure del governo, come il recupero di parte dell’evasione fiscale, indicano che puo’ esserci ‘spazio di manovra’ per invertire il trend del debito.