Roma – Il costo per assicurare i titoli di stato di Latvia e Lituania e’ da qualche giorno inferiore al costo per assicurare dal default i titoli di stato dell’Italia.
Infatti, mentre Roma da’ prova di avere una classe politica irresponsabile (100 parlamentari del PDL, il partito di maggioranza, hanno annunciato che voteranno contro la manovra finanziaria predisposta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, del quale – per inciso – i giudici hanno chiesto del suo collaboratore piu’ stretto l’arresto per corruzione e associazione a delinquere) dunque mentre Roma e’ irreponsabile, gli stati del Baltico dell’ex Unione Sovietica hanno implementato le giuste misure di austerita’ e di riduzione del debito, mettendosi in regola con il giudizio dei mercati.
Azione questa, che la nostra Casta non da’ segno di voler fare, impotente come e’ e occupata come e’ a mantenere esclusivamente i propri privilegi e prebende, senza assolutamente pensare alle sorti economiche e sociali del paese, ormai incamminato verso scenari assai rischiosi e di serio arretramento.
In concreto, al di la’ dei giudizi (che comunque devono essere impietosi) il CDS (credit default swap) dell’Italia, il cui debito ha ricevuto un rating di Aa2 da Moody’s (l’agenzia ha pero’ gia’ annunciato un possibile “declassamento” e ha posto il nostro paese sotto osservazione) e’ salito in termini di prezzo sopra al CDS della Lituania, che ha un rating 5 volte inferiore, e sopra al CDS della Lettonia, che ha un rating 7 volte inferiore. Il CDS a 5 anni dell’Italia costa in questo momento 281, quello della Lituania 219.
La Latvia ha annunciato misure per ridurre il deficit di bilancio al 2.5% del Pil il prossimo anno dal 9.7% nel 2009. La Lituania punta al 2.8%. L’Italia ha il secondo piu’ alto debito d’Europa in proporzione al Pil dopo la Grecia (che pero’ e’ tecnicamente “fallita”, cioe’ in default) al 120% del Pil, rispetto al 50% di Latvia e Lituania; l’Italia ha il piu’ grande debito pubblico in termini assoluti della zona euro con quasi 1900 miliardi di euro, circa 2,6 trilioni di dollari, il terzo piu’ grande debito pubblico del globo.
Il prezzo dei CDS (credit default swap) a 5 anni relativi al debito sovrano dell’Italia e’ oggi poco sotto il massimo storico, a quota 281,500, rispetto al top toccato lunedi’ scorso 11 luglio a quota 296, nel momento di picco dell’attacco speculativo contro l’Italia e i titoli del debito pubblico. Il precedente massimo storico di 268,215 fu stabilito il 30 novembre 2010. Ai prezzi attuali del CDS, per assicurare $10 milioni del debito pubblico italiano contro un eventuale default del nostro paese, gli investitori globali sono disposti a pagare $281500. Il minimo assoluto di prezzo del CDS Italia (equivalente alla massima affidabilita’ del paese) risale al novembre 2009, a quota 73.921. Per vere un termine di paragone nella zona euro, il CDS della Germania stamattina quota 55,17.