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ITALIA PARALIZZATA: S&P TAGLIA LE STIME SU PIL 2010

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Frenata da una perdita di competitività che scaturisce dal continuo peggioramento della produttività del lavoro l’Italia tornerà ad accumulare ritardo rispetto alla zona euro nella fase di ripresa appena partita, annullando alcuni indubbi punti di forza della propria economia.

Questo il quadro dipinto dall’agenzia Standard & Poor’s in una nota di ricerca sull’economia italiana in cui proietta per quest’anno un’espansione del Pil di appena lo 0,5%, rivedendola al ribasso da un precedente 0,7%.

La cifra dell’agenzia, che ha rating ‘A+’ con outlook stabile sul debito italiano a lungo termine, si confronta con una previsione governativa di 1,1% per quest’anno.

Per il complesso dell’area euro S&P ha una stima di 1,2%.

Il divario tra crescita italiana ed europea si aggraverà il prossimo anno quando il Pil dell’Italia salirà dell’1%, esattamente la metà di quanto previsto da S&P per i 16 dell’euro.

Sul 2011 il governo stima una crescita del 2% nel suo Programma di Stabilità aggiornato a gennaio 2010.

“I punti di forza dell’economia italiana, come il basso indebitamento del settore privato e la tenuta del mercato immobiliare rispetto ad altri paesi della zona euro, potrebbero aiutare a spingere il paese fuori dalla recessione”, scrive S&P.

“Tuttavia le debolezze strutturali, inclusa la bassa crescita della produttività del lavoro e la deteriorata competitività estera, probabilmente freneranno le prospettive di crescita a medio termine”, prosegue.