Società

Italia: frodi assicurative più difficili con il Web 2.0

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Roma – Il Governo scende in campo per ridurre le frodi assicurative, tra le cause principali degli aumenti del costo delle polizze, che in Italia risulta essere decisamente superiore rispetto agli altri paesi europei.

Nel Dl Crescita 2.0, approvato la scorsa settimana dal Consigli dei Ministri, un capitolo è dedicato alla lotta alle frodi tramite l’istituzione di un archivio informatico integrato.

Il Governo ha infatti deciso di affidare all’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni private e d’interesse collettivo (IVASS) “la cura della prevenzione amministrativa delle frodi nel settore Rc auto relative alle richieste di risarcimento e di indennizzo”, attraverso la costituzione di un archivio informatico che faciliterà l’individuazione di anomalie e possibili frodi, che potranno così essere poi segnalate alle Autorità giudiziarie.

L’ISVAP (ora IVASS) aveva già stimato che nel 2011 l’incidenza dei sinistri RCA riconducibili a fenomeni fraudolenti a livello nazionale è del 2,04% (del totale incidenti), pari a circa 282 milioni di euro, e che nelle sole Puglia e Campania arrivano a gravare sulle compagnie assicurative per oltre 126 milioni di euro. I comportamenti fraudolenti colpiscono prima di tutto l’Rc auto, che più di altre ne fa le spese sia per l’elevato numero dei veicoli in circolazione sia perché è obbligatoria e quindi la più diffusa.