
Roma – Il Tesoro italiano ha collocato bond con scadenza nel 2014 per 3 miliardi di euro, a un tasso pari al 3,013%, inferiore a quello dell’asta precedente, che era stato del 3,763%. Il rapporto bid-to-cover è salito a 1,93,, contro gli 1,71 dell’ultimo collocamento avente per oggetto i titoli con la stessa scadenza, lo scorso 26 gennaio.
Immediata la reazione sul mercato secondario: lo spread Italia Germania accelera al ribasso con -2%, attestandosi a 358 punti base, mentre i rendimenti a dieci anni sono in calo -1,26%, al 5,47%. I rendimenti a dieci anni dei Treasury, facendo un paragone, sono pari al 2%, mentre i tassi dei Bund tedeschi viaggiano all’1,89%. Inoltre, arriva un’altra curiosità: i tassi dei bond italiani sono cinque volte più elevati rispetto a quelli di Taiwan.
Da segnalare che i tassi sui BTP a dieci anni scendono per la settima settimana consecutiva. Si tratta del periodo più lungo di ribassi almeno dal 1998. Finora, inoltre, stando a quanto ha riportato Bloomberg, i bond italiani hanno garantito i secondi migliori ritorni tra i bond governativi di tutto il mondo: paradossalmente, questo è accaduto proprio da quando il rating sull’Italia è stato tagliato di due “notch”, gradini, da parte di S&P.
Gli investitori sono riusciti ad assicurarsi, precisamente, un ritorno del 16% dagli inizi del 2012. Si tratta del secondo guadagno più alto tra i 26 mercati dei titoli di stato la cui performance è misurata da Bloomberg, congiuntamente con la European Federation of Financial Analysts Societies, preceduto solo da quello dell’Ungheria. I bond francesi hanno invece garantito ritorno di appena l’1%, da quando la Francia ha perso la tripla AAA lo stesso giorno, il 13 gennaio.
Secondo Christoph Kind, responsabile dell’allocation di asset presso Frankfurt Trust, “l’intera situazione è cambiata molto con il LTRO (mega iniezione di liquidità operata dalla Bce attraverso erogazione di finanziamenti a tre anni a favore delle banche europee). Tale mossa ha infatti stabilizzato i mercati in un modo incredibile”.
Tuttavia gli ultimi numeri mettono anche in evidenza un forte calo dell’interesse da parte degli investitori esteri. Inoltre è di pochi giorni fa la notizia secondo cui il fondo Armstrong Investment managers starebbe vendendo i titoli di stato italiani che ha acquistato lo scorso anno.
“Non intravediamo un rally significativo ben oltre quello che ci ha portati fin qui – ha commentato in una intervista a Bloomberg Patrick Armstrong, managing partner della società – Non siamo preoccupati sulla solvibilità dell’Italia, ma riteniamo che ora i bond rappresentino un valore vicino al loro fair value”.
Il fondo ha ridotto la propria esposizione verso i titoli italiani della metà e ha comunicato che la porterà a zero, nel caso in cui i bond dovessero crescere ancora”.