
Roma – Italia ingessata dalla recessione. I nuovi dati che escono non fanno altro che confermare questo dato di fatto. L’ultimo è quello del Pmi dei servizi, che nel mese di luglio si è attestato a 43 punti, in lieve calo rispetto ai 43,1 punti precedenti e al di sotto delle stime, pari a 43,5 punti. La variazione è minima ma si tratta comunque di piena fase di contrazione, visto che la soglia dei 50 punti stabilisce la linea di demarcazione tra fase di recessione e ripresa.
Ma anche negli altri paesi le cose non vanno bene. La Germania, motore (ex?) dell’economia europea vede l’indice PMI composite attestarsi scendere a 47,5 punti a luglio, contro i 48,1 di giugno, al minimo dal giugno del 2009.
L’indice composite PMI dei servizi in Francia è stato pari, invece, a 47,9 rispetto ai 47,3 punti di giugno.
Complessivamente, l’indice finale PMI dei servizi nell’Unione europea si è attestato a 47,9 nel mese di luglio, rispetto ai 47,6 punti attesi e del mese precedente.