Roma – Nel mese di giugno il debito pubblico ha raggiunto un nuovo massimo storico a 1.901,9 miliardi; l’aumento, +4,4 miliardi rispetto al mese precedente, include la quota di competenza dell’Italia (1,4 miliardi) dei prestiti erogati dall’EFSF in favore del Portogallo. E’ quanto emerge nel Supplemento al Bollettino Statistico di Bankitalia.
L’avanzo di cassa registrato in questo mese (1,6 miliardi) e’ stato inferiore di 4,9 miliardi rispetto a quello registrato nel corrispondente mese del 2010; il calo e’ imputabile, oltre ai prestiti erogati dall’EFSF in favore del Portogallo, alla contrazione delle entrate fiscali per lo slittamento al mese di luglio di alcune scadenze d’imposta.
Nei primi sei mesi del 2011 il fabbisogno si e’ attestato a 48,2 miliardi, superiore di 1,6 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2010. Escludendo le erogazioni in favore della Grecia e la quota di competenza dell’Italia dei prestiti erogati dall’EFSF, il fabbisogno nei primi sei mesi e’ diminuito di 1,6 miliardi.
Il miglioramento sarebbe attribuibile principalmente all’aumento delle entrate fiscali, parzialmente controbilanciato dall’incremento della spesa per interessi. Nel mese di giugno le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono diminuite di 5,1 miliardi (12,5 per cento) rispetto allo stesso mese del 2010. Nei primi sei mesi esse sono aumentate di 2,3 miliardi (1,3 per cento).