Società

Italia: allarme corruzione, casi in crescita. Politica al n.1

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Negli ultimi tre anni la corruzione è aumentata in Italia per il 65% degli italiani. Lo afferma lo studio “Barometro 2010 della corruzione mondiale”, realizzato dall’agenzia non governativa Transparency International, con sede in Germania.

Secondo l’indagine, condotta intervistando 91mila persone in 86 Paesi e territori, in Italia sono i partiti politici le istituzioni più corrotte, seguita dai parlamentari e dalla polizia. Alla domanda se “negli ultimi dodici mesi voi o qualche familiare ha pagato una tangente”, il 19% degli intervistati ha risposto positivamente.

Lo studio sottolinea anche che in Europa, gli italiani sono quelli che esprimono maggiori preoccupazioni per la diffusione della corruzione. In generale, il rapporto di Transparency International mette in rilievo che una persona su quattro nel mondo ha pagato tangenti nel corso degli ultimi dodici mesi.

La regione più corrotta è l’Africa sub sahariana, dove il 50% della popolazione è costretta a pagare tangenti per risolvere problemi burocratici e amministrativi. Nella classifica dei singoli Paesi dove la “bustarella” è costume quotidiano l’Afghanistan occupa la prima posizione, seguito da Cambogia, Camerun, India, Iraq, Liberia, Nigeria, Palestina, Senegal, Sierra Leone e Uganda.