(Teleborsa) – Italcementi ha choiso il 3° trimestre con ricavi pari a 1.210,8 milioni (-4,0%), penalizzati da una riduzione dei volumi, ma l’impatto maggiore è derivato da un negativo andamento dei prezzi. Nei primi nove mesi dell’esercizio 2010, il Gruppo ha realizzato ricavi consolidati pari a 3.665,9 milioni di euro, con una diminuzione del 4,7%, rispetto allo stesso periodo 2009. A parità di cambi e perimetro (-6,7%) la flessione ha interessato particolarmente Italia, Bulgaria e Spagna. Positivo è stato invece l’andamento in Thailandia, Cina e Kazakistan. Il margine operativo lordo corrente, pari a 660,0 milioni, è diminuito del 16,2%, con flessioni più marcate in Europa centro-occidentale (a causa soprattutto dell’andamento dell’Italia) e in alcuni Paesi emergenti (India, Egitto e Bulgaria). Per contro i maggiori progressi sono stati registrati, anche a parità di cambi e perimetro, in Nord America e nell’attività di Trading. Dopo oneri finanziari netti per 86,9 milioni (+6,7%) influenzati da costi una tantum per circa 21,4 milioni per il rimborso anticipato delle Notes emesse negli Stati Uniti, il risultato prima delle imposte è stato di 198,6 milioni (-36%), mentre il risultato netto totale è di 133,4 milioni (in calo del 39,7% dai 221,4 milioni al 30 settembre 2009). Il risultato attribuibile al Gruppo è stato di 18,5 milioni (103,5 milioni, – 82,2%). Nei primi nove mesi dell’esercizio in corso il flusso degli investimenti industriali è stato pari a 360,8 milioni. Nel contempo è proseguito il programma di ottimizzazione dei flussi finanziari e di contenimento del capitale circolante che ha permesso di rafforzare la posizione finanziaria del Gruppo. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2010, pari a 2.357,0 milioni, è infatti diminuito di 62,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2009 mentre il patrimonio netto è salito a 4.894,2 milioni (4.692,2 milioni a fine 2009).