(Teleborsa) – Il Consiglio di amministrazione di Italcementi S.p.A, riunitosi ieri ha preso in esame e approvato la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2010. Lo si legge in una nota. Il primo trimestre dell’esercizio in corso è stato fortemente influenzato dalla negativa congiuntura internazionale e dalle ricadute di un inverno particolarmente rigido in Europa e in Nord America che ha determinato un ulteriore rallentamento dell’attività nel settore delle costruzioni. La contrazione dei volumi nella prima parte dell’anno è stata accompagnata da una generale tensione sull’andamento dei prezzi; l’effetto combinato di questa situazione si è riflesso sull’andamento dei ricavi consolidati che sono stati pari a 1.072,5 milioni di euro (- 10,7% rispetto al primo trimestre 2009). La contrazione è stata determinata da un calo dell’attività (-9,7%), da un negativo effetto cambi (-1,2%) a cui si è contrapposto un marginale effetto perimetro (+0,2%). Il positivo contributo determinato dalle continue azioni di recupero di efficienza industriale ha parzialmente contrastato l’impatto della negativa dinamica dei ricavi sui risultati operativi. Il margine operativo lordo corrente al 31 marzo 2010 era pari a 135,7 milioni (-28,2%) mentre il risultato operativo è stato di 23,9 milioni (-63,0%). La flessione è risultata più accentuata in alcuni paesi sia a causa della forte contrazione dei volumi (come in Francia-Belgio, Nord America e Bulgaria) che per un effetto prezzi (in particolare in India). La riduzione delle attività determinata dalle difficili condizioni economiche e meteorologiche del primo trimestre, unitamente ad un maggior carico di oneri finanziari sostanzialmente dovuto all’effetto “una tantum” (per circa 21,7 milioni) legato al riacquisto anticipato delle Notes per 500 milioni di dollari emesse da Ciments Français sul mercato Usa nel 2002 e nel 2006, hanno comportato per il Gruppo un risultato netto negativo per 8,6 milioni (20,1 milioni l’utile nel primo trimestre 2009) mentre il risultato di competenza è stato negativo per 37,5 milioni (negativo per 12,7 milioni). Sotto l’aspetto operativo, è proseguita la riduzione (oltre 59 milioni) dell’indebitamento finanziario netto che si è attestato a 2.360,6 milioni (2.419,9 milioni a fine 2009), grazie anche al contenimento del capitale d’esercizio attraverso il rigoroso controllo del livello dei magazzini e dei termini di incasso. I flussi per investimenti sono stati pari a 147,1 milioni ed hanno principalmente riguardato gli investimenti industriali. L’incertezza sull’evoluzione della congiuntura internazionale resta assai elevata; i segnali di attenuazione della flessione dei mercati, registrati nei Paesi maturi sul finire del primo trimestre così come la conferma della buona intonazione della domanda in Asia e Nord America, inducono ad una previsione di uno scenario meno negativo di quello registrato nel primo trimestre, sebbene ancora difficile per i mesi a venire per le tensioni sul livello dei prezzi in alcuni Paesi. In questo contesto, nonostante i positivi risultati già ottenuti e quelli ulteriormente attesi dagli interventi di miglioramento dell’efficienza e di riduzione dei costi, si può ritenere che per il resto dell’anno i risultati operativi rifletteranno le difficili condizioni dei mercati. In merito alla restituzione della gestione delle attività di Calcestruzzi, Il Consiglio ha preso atto della notifica dell’ordinanza disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanisetta giunta alla società lo scorso mercoledì 5 marzo. La società ha avviato, con l’assistenza di esperti, l’esame del dispositivo e dei principi contabili applicabili alla fattispecie e prenderà le conseguenti decisioni in merito al possibile riconsolidamento nel bilancio di Gruppo delle attività di Calcestruzzi, comunicandole prontamente al mercato
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