(Teleborsa) – Nel mese di febbraio 2010 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie, con base dicembre 2005=100, ha presentato una variazione nulla rispetto al mese precedente e un incremento del 2,1 per cento rispetto a febbraio 2009. L’aumento registrato nel periodo gennaio-febbraio 2010, in confronto al corrispondente periodo dell’anno precedente, è del 2,2 per cento. Lo comunica l’IStat. La variazione congiunturale dello 0,4 per cento dell’indice orario delle retribuzioni contrattuali registrata nel mese di gennaio è il risultato dell’applicazione di numerose clausole contrattuali. Nel mese di febbraio gli adeguamenti sono stati, invece, molto circoscritti e il valore dell’indice è rimasto invariato. Nel mese di febbraio, a fronte di una variazione tendenziale media di più 2,1 per cento, gli incrementi più elevati si osservano per: servizi di informazione e comunicazione (4,4 per cento), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (3,9 per cento), acqua e servizi di smaltimento rifiuti (3,8 per cento), regioni e autonomie locali (3,6 per cento). Gli incrementi minori riguardano energia elettrica e gas (0,4 per cento) ed dilizia (0,3 per cento). La variazione risulta nulla per: agricoltura, ministeri, scuola, militari-difesa, forze dell’ordine e attività dei vigili del fuoco.