(Teleborsa) – Nel 2009, il 15,2 per cento delle famiglie residenti in Italia ha presentato tre o più sintomi di disagio economico, un valore sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Il disagio si conferma molto più elevato tra le famiglie con cinque componenti o più (25,8 per cento), residenti nel Mezzogiorno (25,1 per cento) e tra le famiglie con tre o più minori (27,1 per cento). Questi alcuni dei dati contenuti nell’indagine campionaria annuale “Reddito e condizioni di vita” dell’ISTAT pubblicata oggi. Rispetto al 2008, il quadro si presenta dunque sostanzialmente immutato, sebbene guardando al complesso degli indicatori si evidenzino alcuni miglioramenti imputabili alla favorevole dinamica delle retribuzioni e dei prezzi. In particolare, si riduce la percentuale di famiglie che riferiscono di arrivare a fine mese con grande difficoltà e quelle in arretrato con il pagamento delle bollette. Diminuiscono le famiglie che sono state in ritardo con il pagamento delle rate dell’affitto o del mutuo. Anche le famiglie che ritengono le spese per la casa un carico pesante registrano una flessione, così come quelle che hanno avuto difficoltà ad acquistare gli abiti necessari. Infine, si riduce la quota di famiglie che non hanno potuto fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni e, nel Sud e nelle Isole, quelle che hanno avuto problemi ad acquistare cibo. (segue)