(Teleborsa) – “Un’ulteriore drammatica conferma che purtroppo, nel pieno della crisi, il governo ha lasciato da sole le famiglie di lavoratori e pensionati che già erano in difficoltà”. E’ il commento del segretario confederale della CGIL, Agostino Megale, sul rapporto annuale ISTAT e, nello specifico, su quell’oltre 15% di famiglie che vive in condizioni di disagio economico. Secondo il dirigente sindacale della CGIL “la manovra correttiva appesantisce ulteriormente una condizione di grande difficoltà per quella parte del paese che vive di salari e pensioni”. Infatti, il calo denunciato dall’istituto statistico di 3 punti per il potere d’acquisto, per Megale “dice solo una mezza verità perché dal 2000 a oggi per le famiglie di operai e di impiegati si è registrata una perdita del potere d’acquisto di circa 2000 euro mentre per le famiglie di imprenditori e professionisti una crescita di ben 16.400 euro”. Infine, quanto ai 400 miliardi di euro investiti dai paesi europei verso imprese e famiglie per fronteggiare la crisi, il 3% del Pil, Megale sottolinea come “il contributo italiano è stato dello 0,2% del Pil, con una spesa effettiva del -0,1%: praticamente niente”.