(Teleborsa) – Nel mese di febbraio 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l’indice della produzione industriale destagionalizzato ha registrato una variazione nulla rispetto a gennaio 2010; la variazione congiunturale della media degli ultimi tre mesi rispetto a quella dei tre mesi immediatamente precedenti è pari a più 0,9 per cento. L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha registrato in febbraio un aumento tendenziale del 2,7 per cento (i giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2009), mentre nei primi due mesi la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di più 1,1 per cento (i giorni lavorativi sono stati 39 contro i 40 del 2009). L’indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento del 2,7 per cento rispetto a febbraio 2009. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-febbraio, l’indice è diminuito dello 0,2 per cento. Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per i beni intermedi (più 1,7 per cento) e per l’energia (più 0,3 per cento). Variazioni negative si registrano per i beni di consumo (meno 1,7 per cento il totale e le componenti) e per i beni strumentali (meno 0,7 per cento). L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con febbraio 2009, incrementi del 7,4 per cento per i beni intermedi, dell’1,3 per cento per l’energia, dello 0,5 per cento per i beni di consumo totale (più 1,1 per cento i beni durevoli, più 0,5 per cento i beni non durevoli). Per i beni strumentali la variazione è risultata nulla. Nel confronto tra il periodo gennaio-febbraio 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente, si è registrata una crescita del 3,3 per cento per i beni intermedi, dell’1,5 per i beni di consumo (più 2,4 per cento i beni non durevoli, meno 2,1 per cento i beni durevoli) e dello 0,2 per cento per l’energia. Il raggruppamento dei beni strumentali ha registrato, invece, una variazione negativa dell’1,6 per cento.