(Teleborsa) – Nel mese di marzo 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l’indice della produzione industriale destagionalizzato, con base 2005=100, ha registrato una diminuzione dello 0,1 per cento rispetto a febbraio 2010; la variazione della media del trimestre gennaio-marzo rispetto a quella dei tre mesi precedenti è pari a più 1,4 per cento. Lo si apprende da un comunicato dell’Istat. L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha registrato in marzo un aumento tendenziale del 6,4 per cento (i giorni lavorativi sono stati 23 contro i 22 di marzo 2009), mentre nel primo trimestre la variazione rispetto allo stesso trimestre del 2009 è stata di più 3,1 per cento (i giorni lavorativi sono stati 62 come nel 2009). L’indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento dell’8,7 per cento rispetto a marzo 2009. Nel confronto tendenziale relativo al periodo gennaio-marzo, l’indice è aumentato del 2,8 per cento. Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per i beni intermedi (più 1,7 per cento) e per l’energia (più 0,3 per cento). Variazioni negative si registrano per i beni di consumo (meno 1,7 per cento il totale e le componenti) e per i beni strumentali (meno 0,7 per cento). L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con febbraio 2009, incrementi del 7,4 per cento per i beni intermedi, dell’1,3 per cento per l’energia, dello 0,5 per cento per i beni di consumo totale (più 1,1 per cento i beni durevoli, più 0,5 per cento i beni non durevoli). Per i beni strumentali la variazione è risultata nulla. Nel confronto tra il periodo gennaio-febbraio 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente, si è registrata una crescita del 3,3 per cento per i beni intermedi, dell’1,5 per i beni di consumo (più 2,4 per cento i beni non durevoli, meno 2,1 per cento i beni durevoli) e dello 0,2 per cento per l’energia. Il raggruppamento dei beni strumentali ha registrato, invece, una variazione negativa dell’1,6 per cento. Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per l’energia (più 0,7 per cento), per i beni intermedi (più 0,3 per cento) e per i beni strumentali (più 0,1 per cento). L’unica variazione negativa (meno 1,5 per cento) si registra per i beni di consumo (meno 1,8 per cento per i beni durevoli, meno 1,5 per cento per i beni non durevoli). L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con marzo 2009, aumenti in tutti i raggruppamenti principali di industrie: più 10,7 per cento per i beni intermedi, più 5,0 per cento per i beni di consumo totale (più 6,0 per cento i beni non durevoli, più 0,6 per cento i beni durevoli), più 4,1 per cento per l’energia e più 2,8 per cento per i beni strumentali. Nel confronto tra il primo trimestre 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente, si è registrato un incremento del 6,0 per cento per i beni intermedi, del 2,8 per i beni di consumo (più 3,5 per cento i beni non durevoli, meno 1,0 per cento i beni durevoli) e dell’1,4 per cento per l’energia. Per i beni strumentali, la variazione è risultata nulla.