Economia

Istat, aumentano a dicembre gli ordini industria e il fatturato

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(Teleborsa) – Nel mese di dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato e degli ordinativi hanno registrato, nel confronto con il mese precedente, un incremento dell’1,9 per cento, il primo, e del 4,7 per cento, il secondo. Il fatturato è aumentato dell’1,5 per cento sul mercato interno e del 2,8 per cento su quello estero; gli ordinativi nazionali hanno registrato una crescita del 2,8 per cento e quelli esteri dell’8,4 per cento. Nel confronto degli ultimi tre mesi (ottobre-dicembre) con i tre mesi immediatamente precedenti (luglio-settembre) le variazioni congiunturali sono state pari a più 1,4 per cento per il fatturato e a più 5,1 per cento per gli ordinativi. L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in dicembre è aumentato in termini tendenziali del 5,6 per cento per l’energia; è diminuito del 5,7 per cento per i beni di consumo (meno 9,7 per cento per quelli durevoli e meno 4,9 per cento per quelli non durevoli), del 3,9 per cento per i beni intermedi e dello 0,6 per cento per i beni strumentali. In dicembre, nel confronto con lo stesso mese del 2008, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario, ha segnato le variazioni positive più ampie nei settori della fabbricazione di mezzi di trasporto (più 15,2 per cento), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (più 10,3 per cento) e delle fabbricazioni di prodotti chimici (più 7,8 per cento); le variazioni negative più marcate hanno riguardato la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (meno 14,8 per cento), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (meno 11,5 per cento) e le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (meno 9,3 per cento). L’indice grezzo degli ordinativi ha registrato gli incrementi tendenziali maggiori per la fabbricazione di mezzi di trasporto (più 51,8 per cento), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (più 49,9 per cento) e le fabbricazioni di prodotti chimici (più 11,1 per cento); flessioni sono state registrate nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (meno 4,6 per cento), nella fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (meno 3,6 per cento) e nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (meno 2,0 per cento).