Nel mese di gennaio l’indice ISM dei servizi si e’ attestato a quota 41.9 punti, in forte ribasso rispetto al mese precedente. Lo ha comunicato l’Institute for Supply Management. Si tratta del peggior risultato dall’ottobre 2001, cioe’ dall’ultima contrazione dell’attivita’ economica in America. Il pesante ribasso del settore servizi (70% del pnl Usa) conferma che ufficialmente gli Stati Uniti sono in gia’ in recessione, per via del calo dei prezzi immobiliari e del forte rallentamento dei consumi.
Il dato si e’ rivelato nettamente inferiore alle attese degli economisti che si aspettavano una contrazione piu’ contenuta a 53 punti. A dicembre l’indicatore aveva fatto registrare un valore di 54.4.
Ricordiamo che una lettura superiore ai 50 punti indica un’espansione dell’attivita’, una lettura inferiore indica contrazione.
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Il piu’ forte calo dei prezzi immobiliari in un quarto di secolo sta facendo sentire i suoi effetti sull’intera economia americana, secondo Bloomberg, danneggiando il business di costruttori edili, negozi, grandi magazzini e supermercati, finanziarie che erogano mutui. Secondo il rapporto pubblicato oggi gli americani spendono meno anche perche’ aumentano i licenziamenti e il mercato del lavoro e’ di nuovo a rischio, dopo la perdita di 17.000 posti l’ultimo mese. Insomma: uno scenario da recessione piena, e non annunciata.