(Teleborsa) – Scende a marzo la fiducia dei consumatori. Secondo l’indagine Isae infatti, l’indice si posiziona a 106,3 (era 107,7 in febbraio), approssimandosi ai valori dello scorso giugno. Le valutazioni sul quadro economico generale si stabilizzano (a 79,1 il relativo indicatore, era pari a 79 in febbraio), mentre peggiorano quelle sulla situazione personale, che passano da 122 a 119,6. Segnano una flessione anche l’indicatore relativo alle attese a breve termine (da 96,4 a 95,1) e, pur in misura minore, quello relativo alla situazione corrente (da 116,1 a 115,6 ). La flessione registrata nel mese corrente è dovuta principalmente alle valutazioni sul risparmio, soprattutto prospettico, in un contesto di deterioramento del bilancio familiare. I consumatori inoltre confermano la percezione di ulteriori aumenti dei prezzi sia rispetto agli ultimi 12 mesi sia per i prossimi 12, anche se con minore intensità rispetto alla scorsa rilevazione. A livello territoriale, l’andamento della fiducia è disomogeneo nelle diverse ripartizioni: ad un recupero nel Nord-Est e nel Centro si contrappone una flessione moderata nel Nord Ovest e più intensa nel Sud.