(Teleborsa) – Scende a febbraio la fiducia dei commercianti italiani, con particolare intensità nella distribuzione tradizionale. L’Isae rileva che dopo il forte balzo in avanti dello scorso mese, l’indicatore sintetico, considerato al netto della componente stagionale, scende da 111,2 a 105 mantenendosi su valori di quasi 8 punti superiori rispetto a quelli medi del quarto trimestre dello scorso anno. Rispetto alla rilevazione precedente, gli intervistati esprimono maggiori preoccupazioni circa l’evoluzione sia corrente che futura delle vendite; in significativo accumulo sono giudicate inoltre le giacenze di magazzino. Quanto alle variabili che non entrano nella definizione di fiducia, nuove tensioni emergono dal lato del volume futuro degli ordini; gli intervistati si dichiarano più ottimisti, tuttavia, riguardo al livello dell’occupazione. Dal lato dei prezzi, prevale la percezione che si sia verificata un’accentuazione della dinamica corrente, ma le imprese intervistate esprimono l’intenzione di ritoccare verso il basso i listini dei prezzi di vendita nei prossimi tre mesi. La fiducia peggiora con riferimento ad entrambe i circuiti distributivi, ma con particolare intensità nella distribuzione tradizionale. L’indicatore destagionalizzato scende, infatti, da 105,3 a 103,8 nella distribuzione “moderna”, calando da 119,0 a 106,1 in quella tradizionale.
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