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Irlanda passa test Troika, punta a ritorno nei mercati di capitale

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la seduta di ieri si è chiusa con listini azionari in negativo, ad eccezione di quello tedesco, penalizzati dalle trimestrali deludenti di Deutsche Bank e Santander che hanno guidato i ribassi del settore finanziario.

In risalita gli spread con quello italiano tornato in prossimità dei 400 pb nonostante il buon esito dell’asta Bot a sei mesi per 8,5 Mld€. Particolarmente penalizzato quello spagnolo e francese (saliti di circa 5 pb) su cui ha pesato la decisione di LCH Clearnet di aumentare i margini richiesti per la contrattazione su alcune scadenze con effetto a partire dal prossimo 2 maggio.

In mattinata proseguono le tensioni sui bond periferici a causa della decisione di S&P comunicata nella serata di ieri di tagliare il rating della Spagna di due “notch” da A a BBB+: le motivazioni sono le seguenti: difficoltà del governo a centrare il target di deficit di bilancio a seguito di uno scenario economico in contrazione; probabilità di dover fornire ulteriore sostegno al sistema bancario.

Hollande, candidato favorito per la presidenza francese, ha dichiarato di non essere concorde con le osservazioni, pur apprezzandole, fatte da Draghi. Hollande ha ribadito la preferenza per misure di stimolo finanziate tramite fondi già esistenti o altre fonti quali eurobond o tasse sulle transazioni finanziarie, anziché riforme strutturali quali liberalizzazioni e privatizzazioni.

La Troika (Fmi, Bce e Commissione Europea) ha comunicato un aggiornamento del piano di rientro del deficit dell’Irlanda da cui emerge che il governo è sul percorso giusto per il raggiungimento dell’obiettivo di un deficit/pil dell’8,6% nonostante problemi rimangano sul fronte economico. La troika si attende per il 2012 una crescita dello 0,5%, leggermente inferiore a quella del governo che, proprio ieri, l’ha rivista al ribasso allo 0,75% dal 1,3% di dicembre.

La Grecia, nel frattempo, sarebbe in contatto con Ue e Fmi per cercare di ottenere lo slittamento dei termini del secondo piano di aiuti di un anno, cioè al 2015. A riferirlo è il giornale greco, Ta Nea, secondo cui il ministro delle finanze, Sachinidis, si sarebbe incontrato con rappresentanti del Fmi lo scorso 22 aprile a Washington.

Da segnalare inoltre il raggiungimento in Olanda di un accordo per l’approvazione della finanziaria 2013 che dovrà essere presenterà alla commissione europea entro il prossimo 30 aprile.

Sul fronte aste sono attesi oggi fino a 6,25 Mld€ di btp con scadenza da 5 a 10 anni.

Negli Usa listini azionari in rialzo, con l’indice S&P500 avvicinatosi nuovamente alla soglia dei 1400 punti. Il clima più ottimista è stato supportato da indicazioni prospettiche favorevoli giunte dall’indice che monitora i preliminari di vendita del mese di aprile. Sono passate più in secondo piano trimestrali al di sotto delle attese nel comparto dei trasporti, come ad esempio quella di Ups che ha chiuso in calo dell’1,8%, con l’intero indice DJ Transportation in ribasso dell’1% circa.

A mercati chiusi la trimestrale di Amazon è risultata migliore delle attese con il titolo che nell’after hour ha messo a segno un recupero di oltre il 10%. Sul fronte Fed, Lacker, ha dettagliato sul sito web della Fed di Richmond i motivi del suo dissenso (emerso nelle ultime tre riunioni Fed) indicando che la banca centrale Usa potrebbe trovarsi costretta a rialzare il tasso di riferimento entro la metà del 2013.

Oggi l’attenzione sarà sui dati del pil del primo trimestre, per i quali non è da escludere la possibilità di una crescita superiore al 2,5% indicato dal consensus di Bloomberg News.

Valute: giornata priva di spunti ieri sul cross euro/dollaro. La moneta europea ha scambiato per tutta la sessione sopra il supporto di 1,32 chiudendo a fine giornata in area 1,323. Accelerazione ribassista quando S&P ha abbassato il rating della Spagna di due gradini portandolo a BBB+, dopo la chiusura della sessione Usa. La moneta unica si è indebolita durante la notte e prosegue anche questa mattina. Il supporto diventa 1,315/1,31 e la resistenza 1,32/1,325.

Yen in apprezzamento vs euro e dollaro nonostante le nuove misure in arrivo dalla banca centrale giapponese. La BoJ ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0-0,1% con decisione unanime, aumentando il fondo per gli acquisti di asset a 40.000 da 30.000 Mld yen. Verso euro il cross è in prossimità del supporto 106,30, con il successivo collocato a 105,50. Resistenza a 107,70.

Volatilità sullo yuan cinese, in deprezzamento vs dollaro dopo aver temporaneamente sfiorato i massimi dal 1994.

Materie Prime: giornata positiva per la maggior parte delle materie prima sulla scia del rialzo dei listini azionari Usa. Tra i migliori dell’indice GSCI ER troviamo nichel (+3,4%), argento (+2,8%) e gasolio (+2,1%). Poche le eccezioni negative come ad esempio lo zucchero (-3,3%) ed il gas naturale Usa (-1,6%). Tra le principali commodity più seguite dagli operatori segnaliamo il rialzo del Brent (+0,7%), dell’oro (+1,1%) e del rame (+1,4%).

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