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Irlanda ottiene l’approvazione della Troika, rispetta i target attesi

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Siena – Tassi di interesse: ieri listini azionari in calo dopo le minute Fed che hanno mantenuto ancora aperta l’incertezza sulle future mosse. In lieve rialzo gli spread di Italia e Spagna, malgrado il buon andamento dell’asta sui titoli a 12 mesi italiani che ha registrato una domanda superiore all’offerta ed un calo del tasso di rendimento.

La sessione odierna si è aperta con listini azionari intorno alla parità e con spread in rialzo, in particolare quello italiano risentendo del taglio del rating, giunto questa notte, di due livelli da parte di Moody’s (Baa2 da A3, penultimo livello di investment grade ed un livello inferiore a quello di S&P). L’outlook resta negativo. La decisione, secondo l’agenzia, è dovuta all’aumentato rischio di contagio da parte di Spagna e Grecia, bassa crescita ed elevati costi di finanziamento.

A tale proposito sarà importante monitorare le emissioni italiane di oggi di medio lungo termine, tra cui un nuovo tre anni, fino a 5,25 Mld€. Al momento sul comparto biennale, tra i paesi che presentano tasso negativo, oltre alla Germania figurano Austria, Olanda e Finlandia.

Continua il processo di ratifica del fiscal compact e dell’Esm da parte dei vari paesi dell’area. Ieri è stata la volta del Senato italiano. Ora la decisione passa in mano alla Camera dei Deputati che si esprimerà il 19 luglio. Ricordiamo che al momento sono 9 i paesi che hanno approvato fiscal compact ed Esm, incluso Spagna e Francia. Dei principali paesi manca l’approvazione di Italia e Germania, quest’ultima in attesa del giudizio della Corte Costituzionale.

Secondo un portavoce del Fmi una missione del Fondo tornerà ad Atene il 24 luglio per discutere sulle modalità di esecuzione delle misure richieste in cambio del secondo piano da 130 Mld€.

Intanto la Troika ha terminato la decima missione in Irlanda concludendo che il programma economico in atto rimane in linea con gli obiettivi prefissati e che i target fiscali per la prima metà dell’anno sono stati rispettati.

Secondo Bloomberg, che cita una fonte ufficiale europea, la tranche iniziale da 30 Mld€ per le banche spagnole sarà seguita da altre tre entro metà 2013, ovvero una a novembre, una dicembre e l’ultima entro giugno 2013.

Il presidente della Bce Draghi, durante un discorso è tornato sul tema inflazione dichiarando che scenderà più velocemente di quanto atteso.

Il presidente della banca centrale olandese Knot ha dichiarato che l’Istituto potrebbe tagliare ancora il tasso di riferimento; molto dipenderà dal’evoluzione dell’inflazione.

Negli Usa è proseguita ieri la discesa dei listini azionari con l’indice Dow-Jones Industrial che ha messo a segno la sesta seduta consecutiva in calo, penalizzato dall’andamento dei settori tecnologico e finanziario. Proprio su quest’ultimo settore sarà focalizzata l’attenzione degli operatori in vista della pubblicazione delle trimestrali di JP Morgan e Wells Fargo.

Sul fronte macro, da segnalare il forte calo delle nuove richieste di sussidi alla disoccupazione a 350.000, posizionatosi sui minimi da marzo 2008. Anche se si tratta della terza settimana consecutiva in calo, il dato di ieri potrebbe esser stato condizionato prettamente da fattori stagionali.

Valute: l’euro aggiorna un nuovo record a due anni vs dollaro, scendendo sotto 1,22 con un minimo a 1,2165. La resistenza diventa area 1,22/1,223 mentre il supporto rimane invariato a 1,215. Gli indicatori Risk Reversal continuano ad amplificare i segnali di potenziale recupero dell’euro a breve termine.

Prosegue l’apprezzamento dello yen vs euro sui massimi da 6 settimane. Per oggi il supporto si colloca a 95,60.

Deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro ai minimi dallo scorso dicembre dopo i dati sulla crescita del paese sotto le stime. Nel secondo trimestre il pil cinese è rallentato al 7,6% a/a dall’8,1% del primo, minimo da inizio 2009. La crescita nei primi sei mesi è stata pari al 7,8% a/a superiore al target del governo pari al 7,5%.

Segnali di rallentamento sono arrivati da altri paesi asiatici. Singapore ha annunciato una contrazione inattesa del pil nel secondo trimestre (-1,1% t/t).

La banca centrale coreana ha ridotto le stime di crescita per il 2012 per la seconda volta quest’anno.

Materie Prime: ieri è proseguita la corsa dei cereali con mais (2,7%) e grano (3,1%) che hanno registrato le performance migliori del giorno all’interno del GSCI ER. Giornata positiva anche per il petrolio con il Brent (0,8%) che stamani si colloca oltre 101$/barile dopo l’annuncio di nuove sanzioni Usa nei confronti dell’Iran. Giornata negativa per i metalli industriali, misti i preziosi penalizzati dall’apprezzamento del dollaro. Tra i ribassi maggiori della giornata troviamo alcuni agricoli: cacao (-4,5%) e zucchero (-1,8%).

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