(Teleborsa) – L’instabilità politica irlandese torna ad infiammare spread e CDS dei titoli di Stato dei Paesi europei periferici, che solo ieri mattina sembravano essersi distesi sulle notizie di un accordo tra Dublino, UE e FMI in merito al piano di salvataggio. Il rendimento sui titoli di stato irlandesi a dieci anni è pari all’8,085%, mentre lo spread nei confronti del bund decennale tedesco si porta a 546 punti base. Secondo i dati di Markit, inoltre, i CDS a 5 anni dell’Irlanda salgono di 26 punti base a 555. Questo significa che bisogna pagare 550.000 dollari per assicurare 10 mln di dollari di debito irlandese. La tensione investe anche i CDS del Portogallo, che aumentano di 15 punti base a 470, e della Spagna (+5 pb a quota 288). Invariato attorno ai 1.000 punti, invece, il CDS della Grecia. Oggi BCE, FMI e UE hanno dettagliato l’esito della seconda revisione dei conti di Atene spendendo parole ottimiste sullo stato di attuazione del piano di austherity, anche se hanno invitato il Governo a fare di più. L’esito positivo ha dato il via libera all’erogazione della terza tranche di aiuti da 9 mld di euro.
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