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Irlanda: Italia tra i Paesi in cui si lavora meno

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Anche se la palma assoluta tra chi lavora di meno in Europa se la sono assicurata di nuovo i francesi, gli italiani sono ben piazzati nel gruppo di testa di chi svolge meno ore lavorative all’anno. A confermarlo sono i dati resi noti ieri da Eurofound, l’agenzia dell’Unione europea con sede a Dublino, da cui emerge che i francesi lavorano appena 1.568 ore all’anno, seguiti da svedesi (1.631,7), danesi (1.642,8) e tedeschi (1.658,8), che precedono di poco gli italiani (1.679,6). Alle nostre spalle si piazzano finlandesi (1.687,5), britannici (1.696,4), olandesi (1.705,5), portoghesi (1.707,5), cechi (1.717,6), ciprioti (1.725,2), belgi (1.729,6), austriaci (1.730,5), lussemburghesi (1.731,6), spagnoli (1.740,2), slovacchi (1.752,2) e maltesi (1.792). Tra i Paesi in cui si lavora più di 1800 ore all’anno, il primo della lista risulta l’Irlanda (1.801,8), seguita da Bulgaria (1.808), Lituania e Grecia (1.816), Slovenia (1.832), Polonia e Romania (1.840), Ungheria (1.856), Lettonia (1.864), mentre l’ultima della lista, ma prima in fatto di stakanovismo è l’Estonia, con ben 1.872 ore lavorate all’anno. Per quanto riguarda le giornate di ferie retribuite, l’Italia sale di un posto in classifica e con ventotto giorni all’attivo si piazza quarta insieme al Lussemburgo, dietro a Svezia (trentatré giorni), Germania e Danimarca (trenta giorni). Alle spalle del Bel Paese si collocano Olanda (25,6), Francia, Finlandia e Repubblica Ceca (25), Gran Bretagna (24,6), Portogallo (24,5), Malta e Bulgaria (24), Grecia (23), Spagna (22), Slovacchia (21,2). Chiudono la graduatoria continentale Belgio, Irlanda, Lituania, Slovenia e Cipro (tutte con venti giorni di ferie regolarmente retribuiti). Nella lista dei Paesi con il più elevato numero di feste comandate, l’Italia arriva al terzo posto con undici festività, tra civili e religiose, insieme alla Francia, ma dietro Cipro, Slovacchia e Lituania (13), Austria, Portogallo, Spagna e Malta (12), e davanti a Slovenia (11), Germania, Svezia, Finlandia, Belgio, Lussemburgo, Bulgaria, Polonia e Grecia (10), Irlanda e Repubblica Ceca (9), Danimarca, Gran Bretagna e Ungheria (8), Olanda e Lettonia (7), con Estonia e Romania che chiudono la classifica con appena sei festività all’anno.
re. de.