Le banche irlandesi hanno continuato a bussare alle porte della Bce tra settembre e ottobre, tanto che i prestiti ottenuti dall’Eurotower sono aumentati di 10 miliardi di euro arrivando a 130 miliardi al 29 ottobre. Fatte le debite proporzioni e’ come se gli istituti americani avessero chiesto alla Fed prestiti per qualche migliaio di miliardi di dollari.
In pratica, la banca centrale governata da Jean-Claude Trichet sta continuando a comprare emissioni governative del Tesoro irlandese al fine di garantire liquidita’ agli istituti locali.
Le tensioni restano. Il costo per assicurarsi contro il rischio default di Anglo Irish Bank (i CDS, famigerati Credit Default Swaps) e’ cresciuto del 20% nelle ultime ore.
Per fortuna, osservano alcuni, la fine dei giochi e’ abbastanza nota: l’Irlanda verra’ salvata dalla Bce, Dublino diventera’ un’altra Atene alle prese con deficit e ripresa della sua economia fino a quando ad un altro paese PIIGS dell’Europa periferica toccheranno le stesse sorti.
Arrivera’ il punto, pero’, in cui i vari piani di salvataggio di Fed, Bce e Fondo Monetario Internazionale non funzioneranno piu’. Sara’ meglio, concludono gli osservatori piu’ smaliziati qui a Wall Street, essere decisamente da un’altra parte.