L’Iran calcola le proprie entrate, comprese quelle derivanti dalle vendite di greggio, in euro e non più in dollari e sta agendo perché questa scelta si rifletta nelle proprie riserve estere. Lo rivela il portavoce di Governo, Gholamhossein Elham. Secondo la stampa iraniana dal 2003 Teheran sposta le riserve dal dollaro ad altre divise o asset spinta dagli attriti con gli Stati Uniti. Secondo i media appena il 30 per cento delle riserve iraniane potrebbe essere ormai costituito da dollari. Da Bruxelles una portavoce della Commissione Ue commenta l’annuncio dicendo che le intenzioni di Teheran non sono chiare. “Si fa riferimento al calcolo degli introiti petroliferi in euro. Calcolare non è la stessa cosa che usare in concreto l’euro per le fatture o le riserve”, dice aggiungendo che Bruxelles non incoraggia i Paesi al di fuori dell’Ue a utilizzare l’euro.
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