Economia

Iran, da Obama ultimatum al Congresso: “si all’accordo sul nucleare o sarà guerra”

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Il presidente Usa Barack Obama ha lanciato un ultimatum che sa di minaccia al Congresso a maggioranza Repubblicana. La scelta davanti ai deputati è semplice: implementare l’accordo sul nucleare iraniano o sarà guerra aperta.

Se i Repubblicani dovessero bloccare l’intesa per l’interruzione del programma nucleare iraniano e la contemporanea cancellazione delle sanzioni economiche contro Teheran, la Repubblica Islamica si munirà dell’arma nucleare, lasciando solo un’opzione sul tavolo: un’altra offensiva in Medioriente.

In un intervento televisivo trasmesso a reti unificate il 5 agosto scorso che ha ricevuto poca attenzione dai media mainstream, Obama ha detto “il rifiuto dell’accordo da parte del Congresso lascerebbe l’amministrazione Usa, che è impegnata con tutte le sue forze a evitare che l’Iran ottenga l’arma nucleare, con una sola opzione: un’altra guerra in Mediorente. Non lo dico per provocazione. Sto semplicemente enunciando un fatto”.

Come stanno veramente le cose non lo si può sapere ma quel che è certo è che il Congresso dovrà esprimersi presto sull’accordo raggiunto il 14 luglio dopo interminabili negoziati tra l’Iran e le 5 potenze mondiali (Cina, Russia, Usa, Francia, UK) più la Germania.

I Republiccani sono contrari all’intesa, così come i falchi Democratici come il Senatore Chuck Schumer. Il presidente ha diritto di veto, ma stavolta l’opposizione in seno al Congresso potrebbe essere sufficientemente forte da vanificare anche questo sforzo.

Quando si riferisce al rischio concreto di una guerra in Medioriente, probabilmente Obama è convinto che senza l’interruzione del programma di arricchimento dell’uranio iraniano, Israele lancerà un attacco militare preventivo in Iran, forte dell’appoggio politico dei Repubblicani Usa.

Un’altra possibilità è che l’Iran finisca veramente, come temono gli israeliani, per costruire una bomba atomica con i programmi che sostiene abbiano meri scopi civili. In quel caso lo scoppio di una guerra internazionale su vasta scala sarebbe inevitabile.

Fonte: RT

(DaC)