L’Iran non accetta più pagamenti in dollari per la vendite del suo petrolio: lo scrive oggi l’agenzia stampa iraniana Isna citando il ministero del petrolio del paese, il quarto più importante produttore al mondo di greggio. L’agenzia non cita direttamente le parole del ministro Gholamhossein Nozari. Un alto dirigente del ministero aveva detto a novembre che “quasi tutte” le vendite di greggio iraniano erano ormai pagate con divise diverse dal dollaro statunitense. Da quasi due anni l’Iran, che è il secondo maggior produttore tra i membri dell’Opec, stava riducendo la propria esposizione in dollari, affermando che la moneta americana sta perdendo potere d’acquisto. Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, che spesso inveisce contro l’Occidente, ha definito il dollaro “un pezzo di carta senza valore”.
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Avversari dalla rivoluzione islamica del 1979, Teheran e Washington sono anche ai ferri corti sul programma nucleare iraniano e sulla situazione in Iraq. “In linea con la politica di vendere greggio in divise diverse dal dollaro Usa, attualmente la vendita del nostro petrolio in dollari Usa è stata completamente eliminata”, scrive l’Isna dopo un colloquio con Nozari. Nozari ha detto all’agenzia: “Riguardo alla diminuzione del valore del dollaro e alla perdita che gli esportatori di greggio hanno registrato per questa tendenza, il dollaro non è più una moneta affidabile”. “Ecco il motivo per cui, al vertice dei capi di Stato, l’Iran ha proposto ai membri Opec che venga determinata una moneta che sia affidabile e che non causi perdite ai paesi esportatori”. Il mese scorso un alto funzionario del settore petrolifero iraniano aveva detto a Reuters che la gran parte delle esportazioni petrolifere dell’Iran vengono pagate in euro, e alcune in yen.
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