Il 2000 sul mercato delle Ipo sara’ ricordato piu’ per i ribassi che per i successi.
Su 453 titoli che hanno debuttato sul Nasdaq quest’anno, solo 136 (il 30%) hanno in questo momento performance superiori al prezzo di collocamento, mentre ben 309 (il 70%) viaggiano al di sotto del prezzo a cui sono state offerte al mercato.
Colpa del crollo del Nasdaq nel 2000 (-50% circa dai massimi di marzo), che si riflette anche nel numero di operazione di quotazione per ciascun trimestre.
Nel primo trimestre, quando l’euforia per la New Economy era ai massimi il mercato cresceva a ritmi formidabili, le Ipo sono state 141, ma il numero e’ poi sceso a 101 nel secondo trimestre, quando il segno meno ha cominciato a farla da padrone sui listini Usa.
L’estate e’ stata il periodo piu’ prolifico sotto il profilo delle Initial Public Offers. Nel terzo trimestre del 2000, anche grazie al rally che ha interessato il Nasdaq, i collocamenti sono stati ben 145.
Male invece l’ultimo trimestre dell’anno. Le condizioni incerte del mercato che hanno caratterizzato l’ultima parte del 2000 hanno infatti portato molte societa’ a rimandare lo sbarco in Borsa, tanto piu’ che il numero di Ipo tra ottobre e dicembre si e’ ridotto drasticamente, passando da 141 a 63.
La seguente tabella evidenzia il numero di Initial Public Offers realizzate sul Nasdaq per ciascun mese del 2000.
MESE |
IPO |
Gennaio |
21 |
Febbraio |
57 |
Marzo |
63 |
Aprile |
37 |
Maggio |
26 |
Giugno |
41 |
Luglio |
51 |
Agosto |
66 |
Settembre |
28 |
Ottobre |
31 |
Novembre |
22 |
Dicembre |
10 |
Totale |
453 |
Fonte: CommScan |
Ma vediamo nel dettaglio quali sono stati i titoli che hanno registrato le migliori e le peggiori performance dal momento del collocamento.
I vincitori
Hi-tech, biotech e titoli della old economy sono stati i titoli maggiormente premiati nelle Ipo di quest’anno. Tra questi il software provider Embarcadero Technologies (EMBT), quotato dal 10 aprile scorso al prezzo di 10$, si e’ distinto come la miglior Ipo del 2000. In soli sei giorni di quotazione Embarcadero ha guadagnato infatti il 365% e ancora il 20 dicembre la crescita era del 332%.
Un titolo della old economy, anche questo quotato in aprile, ha avuto la seconda migliore performance del 2000. Si tratta di Kryspy Kreme Doughnuts (KREM) le cui azioni si sono apprezzate del 218% rispetto al prezzo di collocamento di 21$.
Al terzo posto invece un’azienda del comparto biotech, First Horizon Pharmaceutical Corp. (FHRX), che ha beneficiato in Borsa del successo avuto dal progetto genoma. Quotate ad un prezzo di 8$ per azione, il 20 dicembre le azioni di First Horizon valevano il 213% in piu’.
La tabella riporta la top 10 delle Ipo in termini di performance borsistica dalla data del collocamento fino al 20 dicembre scorso.
SOCIETA’ |
SIMBOLO |
VARIAZIONE % |
Embarcadero |
+332% |
|
Krispy Kreme Doughnuts |
+218% |
|
First Horizon Pharmaceutical |
+213% |
|
Sun Life Financial Canada |
+186% |
|
Community Health |
+155% |
|
Nuance Comm. |
+147% |
|
EDEN Bioscience |
+147% |
|
Sonus Network |
+141%* |
|
Stanford Microdevices. |
+133% |
|
Pixelworks |
+115% |
|
*compreso lo split azionario 3 a 1 di |
I perdenti
Affondano invece le societa’ che hanno puntato sul commercio elettronico, in particolare quelle focalizzate sul comparto business to consumer. A guidare l’ampio plotone delle societa’ i cui titoli viaggiano attualmente sotto il prezzo d’offerta ci sono infatti societa’ come Pets.com (IPET) e Varsity Group (VSTY), entrambe attive nell’e-commerce b-to-c.
Le azioni di Pets.com, collocate in febbraio al prezzo di 11$, sono infatti crollate del 99,2%, mentre il titolo di Varsity Group, societa’ che opera nella vendita di libri di testo via Internet, oggi vale crica il 99% in meno ed viene scambiata attorno ai 6 cents.
Incolori anche i titoli di molte networking companies, che erano stati invece molto apprezzati dal mercato nella prima parte dell’anno. La miglior perfomance per i titoli di questo comparto e’ stata messa a segno da McData Corp. (MCDT), il cui titolo, collocato in agosto a 28$ e’ cresciuto del 69%.